Rublo debole e tensioni politiche non spaventano il gruppo olivicolo Salov, proprietario dei marchi Sagra e Filippo Berio, che ha inaugurato una propria filiale a Mosca per potenziare l’export in Russia, scommettendo nell’aumento del consumo pro capite di olio d’oliva nel Paese in cui, comunica il direttore export del gruppo, Alessandro Vella, “ci sono tutte le prerogative perché la richiesta possa crescere e avvicinarsi gradualmente a quella raggiunta in mercati più maturi come Usa (dove Filippo Berio è leader di mercato, ndr) e Uk, dove il consumo pro-capite è di circa un litro”.
L’apertura della filiale a Mosca è l’ultima tappa di un percorso di crescita del gruppo Salov in Russia, iniziato nel 2008 con il classico modello distributivo tramite importatore e dal 2012 con la nomina di un coordinatore finalizzato a preparare l’ingresso diretto sul mercato.
A supporto dell’azione commerciale, Salov ha avviato anche un percorso di diffusione della cultura dell’olio con la scelta dello chef Marco Iachetta, proprietario del ristorante Iacchetta’s di Minsk e partner del ristorante La Scarpetta di Mosca, quale brand ambassador di Filippo Berio, il marchio con cui il gruppo opera nei mercati esteri.
“I russi apprezzano la dieta mediterranea – commenta in una nota Dusan Kaljevic, direttore della filiale Salov a Mosca – e molti di loro trascorrono le vacanze in Italia e ne amano in particolare i ristoranti e la gastronomia. Il nostro impegno parte dalla necessità di fare cultura dell’olio nel mercato russo, con un approccio educativo”. “L’export è nel dna dell’azienda – aggiunge il direttore export Alessandro Vella – e la Russia è un’altra tappa del nostro piano di espansione internazionale. Per il futuro, stiamo già facendo alcune valutazioni sul Brasile”.