Ha compiuto 120 anni Sella&Mosca, storica azienda sarda che fa parte dal 2016 di Terra Moretti Vino, la holding già proprietaria di marchi di prestigio quali Bellavista e Contadi Castaldi in Franciacorta o Petra in Toscana. Per l’occasione, l’AD Francesca Moretti e il padre Vittorio hanno tirato le somme dei tre anni passati, dagli investimenti fatti a quelli ancora da affrontare dopo la cessione da parte del gruppo Campari.
L’occasione è stata quella della festa di gala tenutasi nella sede della tenuta, nelle campagne di Alghero, il 16 settembre 2019, in cui i vini del brand sono stati accostati ai piatti degli chef Christian Andreini di “Al refettorio” di Alghero, Stefano Deidda di “Dal Corsaro” di Cagliari, Luigi Pomata, dell’omonimo ristorante del capoluogo sardo, e Oliver Piras dell’“Aga” di San Vito di Cadore.
“Dall’acquisizione ad oggi – ha spiegato il patron Vittorio Moretti – abbiamo passato anni più orientati all’investimento della risorse che alla raccolta dei frutti: diverse migliorie tecnologiche effettuate, alcuni terreni da curare ex novo… E in tutto questo i fenomeni atmosferici non hanno aiutato il raccolto. Ma l’azienda è in ottime mani, il nostro approccio manageriale comprende il rispetto per il territorio. Puntiamo ad un miglioramento del prodotto, che deve tornare ad essere un’eccellenza della Sardegna nel mondo”. Sulla stessa linea la figlia Francesca Moretti, che ha parlato di una vera e propria “responsabilità sociale nel promuovere e nel raccontare il territorio attraverso l’attività di Sella & Mosca”.
A oggi, quella di Sella&Mosca rimane la prima vigna d’Europa per estensione su un unico terreno. E l’azienda vanta una produzione che, nonostante i passaggi di proprietà e annate poco felici, supera i cinque milioni di bottiglie annue. Tra i vini prodotti dagli oltre cento dipendenti compaiono Vermentino, Alghero, Cannonau, Carignano del Sulcis ed una chicca: il Torbato, un bianco autoctono che si contraddistingue per una sapidità marina e le note agrumate.
Gli investimenti in questo territorio, definito dall’enologo di Sella&Mosca Giovanni Pinna come il “perfetto connubio tra terroir e vitigno”, in effetti non sono mancati e hanno dato vita negli anni a due importanti novità: la preziosa linea di vini con le etichette disegnate dallo stilista Antonio Marras e il Torbato Brut nella versione metodo classico, una bollicina 100% sarda.
Se le basi per ritornare ad essere tra i leader di mercato sono stata ben costruite nei passati mille giorni, sul futuro di Sella & Mosca la famiglia Moretti è concorde e non si tratta solo di business. Concetto ben riassunto nelle ulteriori parole di Vittorio Moretti: “Voglio creare qualcosa di duraturo, non per me ma per chi verrà dopo di me. È una dimostrazione di rispetto e gratitudine verso una terra straordinaria che ha tantissimo da offrire e che ha saputo accoglierci”.
Simone Zeni