Santa Margherita Gruppo Vinicolo ha archiviato il 2023 con ricavi pari a 255 milioni di euro, a -2% sul 2022. Leggera contrazione anche per il margine operativo lordo, che ha registrato 85 milioni di euro, e l’ebitda, risultato pari al 33% del fatturato, contro il 34,6% dell’anno precedente. Le bottiglie vendute sono state 27,3 milioni.
Il mercato domestico, che rappresenta il 28,4% del fatturato complessivo del gruppo, ha performato meglio rispetto all’estero, dove Usa e Canada hanno registrato rispettivamente contrazioni del 3% e del 7,2 per cento. In Italia, invece, segnali positivi sono arrivati dall’Horeca (+5,9%), dalla distribuzione moderna (in crescita del 3,4%), e dal normal trade (+4,4%).
Santa Margherita Gruppo Vinicolo “ha superato brillantemente un esercizio complicato, grazie alle scelte lungimiranti del passato e al più vasto programma pluriennale di investimenti realizzato da una cantina italiana”, ha sottolineato il vicepresidente Stefano Marzotto. Nel 2023 gli investimenti del gruppo sono stati pari a 25,5 milioni di euro, “in linea con quanto avevamo ipotizzato a inizio esercizio. Anche quest’anno intendiamo proseguire in questo percorso con nuovi investimenti nell’area agricola e nelle tecnologie di cantina”.
I primi segnali del 2024 “ci lasciano intravedere il ritorno a un segno positivo alla fine di questo esercizio e il gruppo resta attento alle opportunità di crescita che potranno intervenire nell’anno”, ha aggiunto Andrea Conzonato, CEO di Santa Margherita Gruppo Vinicolo. “Oltre alla tenuta delle esportazioni, sono da registrare anche i segnali positivi arrivati nel 2023 e in questi primi mesi del 2024 dal mercato italiano. Parallelamente, sul mercato nord-americano, dove opera la nostra controllata Santa Margherita USA, siamo pronti a intercettare ogni elemento di cambiamento”.