Sanpellegrino punta sulla carbon neutrality. In occasione dell’Earth Day, il gruppo controllato da Nestlé che opera nel mondo delle acque minerali e delle bibite non alcoliche intensifica gli sforzi per contrastare i cambiamenti climatici e annuncia l’impegno di annullare le emissioni dei propri brand di acqua minerale S.Pellegrino, Acqua Panna e delle bibite Sanpellegrino entro il 2022.
Come specificato dall’azienda, Sanpellegrino è la “prima azienda nel settore delle acque minerali a intervenire su tutto il perimetro dei suoi tre marchi internazionali”, con azioni di riduzione e compensazione che riguardano sia le singole referenze sia l’intera gamma nell’intero ciclo produttivo lungo tutta la filiera, che comprende il packaging, la logistica, gli stabilimenti e la tutela del capitale naturale.
Sanpellegrino prevede di investire oltre 4 milioni di euro l’anno nell’utilizzo di biocarburanti, sia per il trasporto su terra che via mare, con una riduzione delle emissioni nel 2025 del -6 per cento.
“Arginare l’aumento delle temperature riducendo drasticamente le emissioni di anidride carbonica è una delle sfide globali più ambiziose dei prossimi dieci anni”, ha dichiarato in una nota Stefano Marini, CEO del gruppo. “Solo fronteggiando i cambiamenti climatici potremo rinnovare gli equilibri ecologici e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni presenti e future”. Pertanto, “come Sanpellegrino vogliamo, quindi, contribuire con azioni concrete a mantenere il riscaldamento globale entro i 1,5 °C, intervenendo su quattro aree chiave del nostro business: la produzione, il packaging, la logistica e il capitale naturale”. Come primo passo “annulleremo, entro il 2022, le emissioni dei nostri brand internazionali, S.Pellegrino, Acqua Panna e bibite Sanpellegrino, per poi conseguire lo stesso obiettivo allargandolo all’intero portafoglio prodotti dell’azienda entro il 2025”.
Sanpellegrino lavora da anni per ridurre il consumo energetico e abbattere l’impatto ambientale della propria attività produttiva introducendo misure che hanno consentito di ridurre di circa il 60% le emissioni di CO2 negli ultimi 9 anni. Dal 2010 il gruppo utilizza, nei propri stabilimenti, energia elettrica proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili e ha recentemente messo in campo investimenti per ottimizzare l’utilizzo di gas naturale e biocombustibili. Tutti i materiali di confezionamento utilizzati da Sanpellegrino – Pet, vetro e alluminio – sono al 100% riciclabili.
Oltre al miglioramento continuo nella progettazione degli imballaggi, l’azienda sta incrementando l’utilizzo di plastica riciclata, con un uso intensivo di rPet (Pet riciclato) nelle bottiglie e di rPE (PE riciclato) nel film plastico che ricopre i fardelli. Un esempio concreto è il lancio nel 2020 della bottiglia di Acqua Panna realizzata per l’esportazione, interamente in plastica Pet riciclata (100% rPet). Inoltre, in collaborazione con i propri fornitori, Sanpellegrino ha aumentato la percentuale di alluminio e vetro riciclato presenti nelle proprie bottiglie e lattine e si impegna per proseguire su questa strada negli anni a venire. L’azienda è impegnata da anni nella riduzione delle emissioni legate al trasporto attraverso il miglioramento delle performance logistiche grazie anche all’ottimizzazione dei carichi e all’impiego di mezzi all’avanguardia come la flotta costituita da veicoli alimentati a LNG – il combustibile fossile a più bassa intensità di carbonio.