Dopo le tre stelle in Italia, per Niko Romito arriva la quarta ad alcune migliaia di chilometri di distanza. Lo chef del Reale di Castel di Sangro ha infatti ottenuto il riconoscimento della guida Michelin a Shanghai per il suo ristorante aperto in collaborazione con Bulgari Hotels, affidato al resident chef Davide Capucchio.
La notizia è giunta giovedì dalla Cina, in occasione della presentazione della nuova edizione della Michelin per la città di Shanghai, una delle versioni “cittadine” della più autorevole guida della ristorazione. Il bilancio per la metropoli cinese è importante: Shanghai esprime un ristorante tristellato, l’Ultraviolet dello chef francese Paul Pairet, e otto locali con due stelle, tra questi spiccano 8 ½ Shanghai dello chef italiano Umberto Bombana e la novità Xin Rong Ji. E poi ci sono ben venticinque ristoranti stellati compresa la new entry del Niko Romito al Bulgari, aperto da tre mesi esatti come terzo locale della partnership tra Romito e la catena di hotel con il marchio del gioiello dopo quelli di Pechino e Dubai. Il quarto, a Milano, è stato inaugurato alla fine di agosto.
Silvio Ursini, executive vice president di Bulgari, ha commentato: “Siamo contenti di questo riconoscimento della prestigiosa guida Michelin che ha premiato non solo le capacità del nostro team a Shanghai, ma anche l’innovativa collaborazione tra il brand Bvlgari e Niko Romito, con il quale condividiamo la stessa filosofia e l’approccio all’ospitalità di lusso”.
Il progetto di ristorazione con Bulgari è nato come modello per offrire nel mondo una cucina italiana vera a livello internazionale. “Ho sempre sognato – ha raccontato lo chef – di poter raccontare al mondo la nostra vera cucina e Bulgari mi ha offerto questa opportunità. Ho lavorato per un anno insieme al mio staff per ideare un menù che fosse una sorta di antologia dei grandi classici della cucina italiana, riletti a modo mio, alleggeriti nei grassi, con cotture dolci e mantenimento delle strutture, con sapori autentici e netti come piace a me”. Un sogno ora premiato con la stella, anche in Asia.