La Famiglia Zingarelli festeggia i 50 anni di Rocca delle Macìe, realtà del Chianti Classico il cui universo racchiude vino, ospitalità, ristorazione e cinema. Tutto ha infatti avuto inizio nel 1973, quando Italo Zingarelli, produttore cinematografico della saga ‘Trinità’, acquistò il primo nucleo delle attuali sei tenute. Cinquant’anni dopo, Rocca delle Macìe sceglie di celebrare il legame tra i suoi vini e gli Zingarelli tramite una nuova brand identity che porterà sulle etichette più rappresentative la dicitura ‘Famiglia Zingarelli’.
“Negli ultimi anni l’azienda ha avuto una crescita qualitativa e di percezione diffusa su tutta la gamma”, racconta a Pambianco Wine&Food il titolare Sergio Zingarelli“. “Abbiamo pertanto deciso di ‘firmare’ i vini più rappresentativi, quelli maggiormente legati alla nostra identità famigliare” e quindi: Chianti Classico Tenuta Sant’Alfonso, Chianti Classico Riserva Tenuta le Macìe, il Chianti Classico Gran Selezione Tenuta Fizzano e il Toscana Igt Roccato.
A questi, si aggiungerà il Vermentino L’Aja Bruciata che, al debutto sul mercato con l’annata 2021, realizzata in circa 1.800 bottiglie, porterà in etichetta il nome di Andrea Zingarelli, autore del progetto e figlio di Sergio. Il Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli verrà invece rilasciato con un’etichetta ad hoc per festeggiarne i primi dieci anni.
Nel frattempo, l’azienda ha archiviato un 2022 “molto positivo che si è chiuso in crescita rispetto al 2021 e a quota 21 milioni di euro”, racconta Sergio Zingarelli. Di questi, 19 milioni sono stati generati dal vino, comparto che ha visto l’Italia mettere a segno l’anno migliore in assoluto in termini di vendite, arrivate a incidere per il 30% (+3 punti percentuali circa) dei ricavi. La crescita si è realizzata in termini di valore e di volume, per numero di bottiglie e clienti serviti dall’azienda che è distribuita nella Penisola quasi esclusivamente nel canale Horeca. “Questo risultato è molto positivo perché vogliamo essere ben presenti sul mercato Italia, sia perché chi consuma il nostro vino all’estero deve ritrovarlo anche qui, sia perché un forte posizionamento nel mercato domestico rende più facili le esportazioni”.
Sempre lo scorso anni, l’azienda ha impiantato altri cinque ettari di Sangiovese destinati alla realizzazione di Chianti Classico, portandone il totale a oltre i 110.
La restante quota di fatturato, e quindi circa due milioni, è generata dal relais e dall’enoteca a Castellina in Chianti, dai diritti televisivi e dal ristorante Osteria Passo dopo Passo guidato dallo chef Maurizio Bardotti che, “pur rappresentando ancora poco in termini di ricavi, è andato molto bene”. E infatti, proprio a tema ristorazione, l’azienda conta di ampliare la propria offerta gastronomica con un nuovo ristorante gourmet in apertura nel 2024.
Nell’anno in corso, che l’azienda conta di chiudere con ricavi in crescita nella forchetta del 15-20%, verrà inoltre pubblicata la monografia realizzata con Giunti Editore che ripercorre questo primo mezzo secolo di storia aziendale. Infine, sempre per i 50 anni dell’azienda, il Chianti Classico e il Chianti Classico Riserva di Rocca delle Macìe verranno commercializzati con una speciale etichetta celebrativa.