L’e-commerce inizia a funzionare anche per il cibo. Negli ultimi due anni, gli acquisti online dei prodotti di largo consumo confezionati e freschi nel mondo sono cresciuti del 15%, confrontando il 2018 rispetto al 2016, con il 26% dei consumatori multicanale che ha acquistato prodotti freschi. Ad affermarlo è il Nielsen Connected Commerce Report, che misura l’evoluzione degli acquisti online e le potenzialità di crescita del settore.
Nielsen pone l’accento sull’andamento positivo di un comparto, quello del food, che partiva in posizione di svantaggio rispetto agli altri beni acquistabili online. “Viaggi, moda e libri sono le tipiche categorie del primo acquisto online ma, nella misura in cui si consolidano familiarità, abitudine e fiducia, le categorie di acquisto si ampliano a comparti come il cura persona e i prodotti baby, fino ad arrivare a comprendere i cibi confezionati e freschi. Ciò si evidenzia nel salto significativo degli acquisti online nel largo consumo e nel recapito a casa dei cibi pronti (food delivery)”, ha spiegato Christian Centonze, Fmcg solutions leader di Nielsen in Italia.
Se il 61% dei consumatori italiani ha scelto l’online per acquistare viaggi e il 56% lo ha fatto per ordini di libri o prodotti musicali, solo il 16% ha comprato vino e bevande alcoliche, stessa percentuale di coloro che ordinano ai ristoranti; per questi ultimi, l’aumento anno su anno è stato del 7% contro il +6% di vino e alcolici.
L’e-commerce funziona meglio per l’acquisto di cibo destinato agli animali domestici. La percentuale di italiani che compra online prodotti di pet food è pari al 21% ed è cresciuta nel 2018 del 5 percento. Resta piuttosto bassa, soltanto il 7%, la quota di chi fa shopping online di alimenti freschi, mentre per gli alimenti confezionati e a lunga scadenza siamo al 18% con un incremento annuo del 7 percento.
“Oggi stiamo assistendo all’aumento degli acquisti in nuove categorie merceologiche. In prospettiva, i comportamenti di acquisto online saranno guidati da innovazioni digitali come l’assortimento sempre più personalizzato sulla base di spese pianificate e customer journey”, ha concluso Centonze.