Tra febbraio e aprile di quest’anno saranno assunti nella ristorazione 172mila addetti ai lavori, segnando +13% rispetto allo stesso periodo del 2023. Ma, nonostante il numero in crescita, poco meno di un’azienda su due (il 49,2%) lamenta ancora difficoltà nel reperimento del personale, prevalentemente per il ridotto numero di candidati. Lo scorso anno la quota era del 52 per cento. Lo rendono noto i dati Unioncamere-Excelsior elaborati dal Centro studi di Fipe-Confcommercio.
Infatti, i 172mila profili in assunzione rappresentano solo il 70% del totale previsto per l’intero settore del turismo, che avrà bisogno di 246mila figure nel periodo preso in considerazione (periodo in cui le imprese stagionali si preparano a riaprire in vista della ripresa dei flussi turistici).
Nello specifico, tra le figure professionali più ricercate si confermano i camerieri, con oltre 65mila profili nel trimestre, seguiti dai cuochi con 41mila assunzioni previste e i baristi con oltre 23mila posti da coprire. In generale, sono le professioni nella ristorazione ad offrire maggiori opportunità di lavoro: basti pensare che solo nel mese di febbraio la richiesta è di 40mila addetti.
Nel complesso, per il 56,7% dei casi analizzati da Fipe le aziende ricercano personale che abbia già esperienza nel settore, con una preferenza per la fascia di età tra i 25 e i 44 anni.