Rigoni di Asiago incassa un finanziamento di 50 milioni di euro per la crescita all’estero. Il gruppo vicentino, leader nella produzione e commercializzazione dei prodotti alimentari biologici certificati, ha siglato un accordo con un pool di banche, composto in quota paritetica da Unicredit e Banco Bpm, con il supporto di una garanzia da parte di Sace Simest.
Oggi Rigoni ottiene dall’export il 24% del suo fatturato, pari a 136 milioni di euro nel 2017 e con previsioni di 150 milioni per il 2018, e ha ampliato la propria presenza distributiva in Europa, a cominciare da Benelux, Germania e Francia, sfruttando così appieno la capacità produttiva del sito produttivo di Albaredo d’Adige, in provincia di Verona recentemente ampliato. Rigoni è leader italiano nel mercato delle confetture con il marchio Fiordifrutta e ai primi posti in quello del Miele (Mielbio) e delle creme spalmabili (Nocciolata).
“La nostra sfida – ha commentato Andrea Rigoni, presidente della società – è quella di portare i prodotti biologici italiani di Rigoni di Asiago in tutto il mondo. L’importante contratto di finanziamento, realizzato insieme a Unicredit, Banco Bpm e Sace, ci dà le risorse per strutturarci in maniera adeguata in tanti mercati esteri, sfruttando le competenze organizzative e commerciali del nostro socio finanziario Kharis Capital, investitore in RdA dallo scorso anno”.
Il riassetto societario dello scorso luglio ha infatti determinato l’ingresso di Kharis Capital, operatore finanziario focalizzato su investimenti a lungo termine in mercati consumer, con il 42,7% delle quote, mentre la famiglia Rigoni ha mantenuto la quota maggioritaria del 57,3% controllata tramite la holding Giochele.