Marr (gruppo Cremonini) sconta le restrizioni imposte ai locali e ai servizi di ristorazione collettiva, ma nel secondo semestre il gruppo leader del foodservice è riuscito a ridurre il gap rispetto al periodo pre Covid, incassando il 70% di quanto aveva ottenuto nello stesso periodo del 2019, nonostante le limitazioni relative al periodo compreso tra ottobre e dicembre.
Nell’arco dell’anno, il fatturato della società quotata in Borsa è stato pari a 1,070 miliardi, in discesa del 37% anno su anno. Ad ogni modo, Marr è in recupero rispetto a circa il 40% dei minori incassi del primo semestre e in miglioramento rispetto all’andamento del mercato. Il contributo più importante è quello relativo al terzo trimestre, quando le condizioni avevano consentito una progressiva ripresa dei consumi fuori casa e riportato il giro d’affari della società al 90% di quanto realizzato nello stesso quarter del 2019.
Marr precisa che la corretta gestione del capitale circolante e la salvaguardia delle disponibilità finanziarie per affrontare la fase corrente e supportare la crescita hanno permesso alla società di disporre a fine 2020 di oltre 240 milioni di euro di liquidità, con un indebitamento finanziario netto nell’intorno di quello di fine 2019 che era stato pari a 196 milioni.
Nel frattempo, Marr ha continuato a investire e sta per ultimare i lavori per l’apertura, prevista all’inizio del secondo trimestre, di una nuova filiale a Catania, struttura destinata alla migliore copertura della Sicilia Orientale con conseguente incremento del livello di servizio offerto. A oggi, la società opera su tutto il territorio nazionale attraverso una rete logistico-distributiva costituita da 35 centri di distribuzione, 5 cash&carry, 2 agenti con deposito e si avvale di oltre 750 automezzi.
Le cinque priorità strategiche fissate fin dall’inizio della pandemia di Marr sono la corretta gestione dei costi operativi, il consolidamento della posizione di leadership, l’individuazione di nuove opportunità di business, l’ulteriore rafforzamento della propria posizione competitiva e l’incrementata attenzione alle tematiche Esg (Environmental, social and corporate governance).