Feudi di San Gregorio a tutto retail. L’azienda vitivinicola campana ha in programma quattro nuove aperture entro fine anno tra wine bar, ristoranti e un nuovo format. Le prime due riguardano la nuova Rinascente a Roma, che aprirà i battenti il 12 ottobre e al cui interno Feudi sarà presente con due diversi brand nella food court all’ultimo piano: alla gastronomia con cucina San Gregorio, già sperimentata nell’aeroporto di Capodichino a Napoli, si aggiunge infatti la novità Pza, brand con cui il gruppo cerca di cogliere le opportunità esistenti nel settore della pizza al taglio principalmente abbinata con le bollicine. A seguire, anticipa a Pambianco Wine il presidente e amministratore Antonio Capaldo, sarà la volta di Bologna, dove Feudi di San Gregorio sarà tra i protagonisti di Fico, il parco tematico dedicato all’agroalimentare creato con il marchio di Eataly la cui inaugurazione è fissata per il 15 novembre. A Fico Eataly World, Feudi lancerà il terzo locale con brand Dubl, legato agli spumanti metodo classico prodotti da uve tipiche dell’Irpinia, a cui verranno accostate proposte di street food a base di pesce. I due Dubl in attività si trovano nell’aeroporto di Napoli, dove Feudi è presente con due locali, e la novità dell’estate ovvero l’apertura a Salerno di un ristorante affacciato sul lungomare. L’ultimo opening arriverà tra dicembre e gennaio e rappresenterà la prima operazione all’estero. “Apriremo a Londra, nell’aeroporto di Luton – annuncia infatti Capaldo – che consideriamo la porta di ingresso in un mercato dove certamente non avevamo la possibilità di cominciare da scali come quello di Heathrow. L’opportunità è nata dal fatto che la la società di gestione di Luton è azionista dell’aeroporto di Capodichino. Abbiamo partecipato alla gara di appalto e ci hanno dato fiducia. Ora dovremo farci trovare pronti”. Anche per Luton, il format su cui Feudi ha puntato è quello delle bollicine con l’opening di un altro Dubl wine bar.
Oltre alla ristorazione, le attenzioni del gruppo di Sorbo Serpico (Avellino) restano naturalmente puntate sul vino, dove oltre al lancio di nuovi prodotti – l’ultimo nato è lo spumante metodo classico Dubl Esse Rosato Dosaggio Zero – i programmi prevedono la crescita dimensionale a Bolgheri, in Toscana, dove nel 2016 ha acquisito l’azienda Campo alle Comete con sedici ettari di proprietà. “Vogliamo arrivare a trenta ettari e non sarà banale – precisa Capaldo – né dal punto di vista patrimoniale, date le quotazioni dei terreni in costa toscana, né da quello del reperimento di terreni in grado di elevare il nostro attuale livello qualitativo. Se arriveranno opportunità, non ce le faremo certamente sfuggire”. Feudi sta inoltre rivedendo in toto il progetto avviato in Puglia, dove è presente con le aziende Ognissole (Manduria) e Cefalicchio (Canosa), in conversione biodinamica e con il ripensamento totale della gamma dei vini, e investe in Etna nell’azienda controllata in partnership con Federico Graziani. “Dobbiamo consolidare quanto già fatto negli ultimi anni. Per il prossimo triennio non prevedo l’ingresso in nuove zone di produzione, anche se sogno prima o poi di poter acquisire una piccola realtà nella Mosella (Germania), due o tre ettari al massimo, per produrre Riesling e altri vini tipici della zona. Ma questo non è il momento dei sogni, perché abbiamo tanto da fare nel far crescere l’esistente, a cominciare dal mondo degli spumanti”. A fine anno, Feudi di San Gregorio stima un incremento del 10% rispetto al 2016 chiuso a circa 23 milioni di euro. L’export è in crescita del 18% e l’Italia, da cui dipende il 65% del giro d’affari, progredisce al ritmo del +8 percento.