Sostenibilità, consapevolezza e multicanalità. Sono questi gli elementi che guidano il consumatore nelle scelte d’acquisto nell’ambito wine&food. È quanto emerso dall’annuale survey realizzata da PwC che ha visto la partecipazione di 9mila rispondenti in 25 Paesi. Come raccontato da Omar Cadamuro, partner PwC Italia, in occasione del secondo summit Pambianco-PwC dedicato al settore, attualmente ci sono diversi trend di consumo.
“Da un lato – spiega Cadamuro – i consumatori continuano a documentarsi”, per esempio in tema di tracciabilità della filiera, con oltre il 50% degli intervistati che afferma che la trasparenza in ambito produttivo è il fattore che più influenza la scelta di acquisto, e in tema di appartenenza del prodotto a una denominazione di origine certificata, con il 42% dei rispondenti che si dichiara disponibile a pagare di più per prodotti locali, considerati di maggiore qualità.
Dall’altro, i consumatori tendono a comprare sempre più su canali diversi, con l’81% degli intervistati che afferma di aver effettuato acquisti su almeno tre o quattro canali negli ultimi sei mesi. “E in questo contesto – spiega Cadamuro – il digitale continuerà quindi a crescere”. Nel 2021, le vendite di vino del canale online hanno rappresentato il 4% del totale in Italia e, nonostante l’aumento degli investimenti nel digitale, le cantine vitivinicole italiane procedono ancora a rilento. Per esempio, il 73 % non associa i dati di vendita all’anagrafica; il 53,5 % non presenta una sezione enoturismo nel proprio sito; solo il 22,4 % utilizza un Crm professionale.
C’è poi grande attenzione alla sostenibilità “sia dal punto di vista dei processi sia dei contenuti”. Proprio l’attenzione dei consumatori per l’ambiente spinge le aziende a innovarsi sul packaging che viene preferito quando riciclato, riciclabile ma anche riutilizzabile, durevole e di materiali innovativi (es. per il packaging secondario si cercano opzioni innovative come materiali derivanti dal micelio, carta piantabile, carte vegetali adesive). Considerando la possibilità di riutilizzare il packaging, “vediamo che c’è un trend emergente, per esempio con la sanificazione e il refilling delle bottiglie anche nel b2c, e non solo quindi nell’Horeca, dove questa pratica non rappresenta una novità”.
Sempre in tema sostenibilità, cresce l’interesse verso il biologico – i consumatori in Italia sono passati dal 17% nel 2015 al 51% nel 2022 – anche se la quota di mercato non è ancora significativa.
E, non da ultimo, c’è la questione prezzo “che rappresenta un altro tema molto importante considerando anche lo scenario che stiamo vivendo, con l’inflazione che varia dall’8-10 per cento”.