Fiere di Parma lancia la sfida a Milano e Lione e, con l’appoggio di Colonia, punta a diventare l’hub del Mediterraneo per il mondo del food. Sembra questo lo scenario più probabile dopo la notizia che Cibus, di fatto, si trasformerà da biennale ad annuale grazie alla crescita in atto da parte della nuova manifestazione Cibus Connect, a sua volta collegata almeno come date a Vinitaly (senza dimenticare che le fiere di Verona e Parma sono alleate e hanno costituito la joint venture Vpe-Verona Parma Exhibition). Si profila poi un nuovo elemento: la collaborazione di Cibus con Pitti Immagine, che nel food opera con il marchio Taste e che dovrebbe portare alla nascita di una manifestazione prevista per il 2020.
L’indiscrezione sul patto tra Cibus e Taste è stata pubblicata in settimana dal portale Alimentando secondo cui durante Sirha, di scena dal 26 al 30 gennaio a Lione, si è tenuta una cena tra alcune delle aziende presenti in fiera e i vertici delle due società. In particolare, erano presenti, per illustrare i loro programmi, Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, e Antonio Cellie, suo omologo di Fiere di Parma. Si tratterebbe di una manifestazione fieristica rivolta al mondo horeca e organizzata assieme da Parma, Firenze e dalla società creata tra Fiere di Parma e Koelnmesse ovvero Kpe (Koeln Parma Exhibitions). Si terrebbe a Firenze, in Fortezza da Basso, e la data già fissata per la prima edizione sarebbe da domenica 8 a martedì 10 novembre 2020. “La manifestazione – si legge su Alimentando – punta a mettere a frutto il know how nei segmenti b2b e b2c di Cibus e Taste. Coinvolgendo aziende top di gamma, compreso il settore delle tecnologie, che operano in un segmento in forte espansione come il food service”.
Contattata da Pambianco Wine & Food, Pitti Immagine ha confermato che un incontro in tal senso è stato fatto, precisando che i tempi sono ancora prematuri per la definizione di una data e per svelare con esattezza i contenuti dell’iniziativa.
È invece quasi tutto definito a Parma per la seconda edizione di Cibus Connect, che si terrà dal 10 all’11 aprile. Nata nel 2017, la manifestazione sta raccogliendo il consenso degli espositori al punto da triplicare quest’anno come numero di aziende presenti e metri quadrati espositivi, spingendo Fiere di Parma ad aggiungere un padiglione. Non avrà i numeri di Cibus, che si tiene negli anni pari (la prossima edizione sarà nel 2020), ma anche il Cibus Connect degli anni dispari è una fiera a tutto tondo e sancisce di fatto l’annualità del brand più forte tra quelli in possesso di Fiere di Parma, che risponde così alla crescita di Fiera Milano con Tuttofood, arricchita da quest’anno (6-9 maggio 2019) dalla presenza della novità Tuttowine, a sua volta realizzata assieme a Unione Italiana Vini e che può essere letta come iniziativa non gradita da Vinitaly. Peraltro è noto che dall’intesa tra Verona e Parma e dalla creazione di Verona Parma Exhibition è nata una manifestazione, Wi.Bev, dedicata alle tecnologie per vino e beverage e quindi in concorrenza con Simei, marchio di Unione Italiana Vini con fiera realizzata proprio a Milano. Si aggiunga poi che Koelnmesse, alleata di Parma, organizza Anuga, che l’asse Colonia-Parma ha interesse a crescere e si misura a livello internazionale con la fiera di Lione e il quadro delle alleanze pro e contro, a questo punto, sembra essere definito.
Secondo Fiere di Parma, la coincidenza di date tra Cibus Connect e Vinitaly – poiché la prima apre nella giornata di chiusura della seconda – consentirà flussi sinergici di buyer tra le due fiere. Hanno annunciato la loro presenza a Cibus Connect nomi come Metro e Auchan Retailers, Cofco/Womai, Whole Foods, Delhaize, Axfood, GFI, Sok, Transgourmet, Mercator; Eroski; Sodexo; Spinneys; Lulu Group, Pizza Express, Angliss, Takashimaya, Daimaru, Hankyu Oasis, Lotte, The Mall; Park N Shop, H-E-B, Sysco, Wakefern, Cencosud, Azbuka Vkusa, Globus Gourmet.