Il 2015 si prospetta come un’annata eccellente per i grandi vini rossi di Bordeaux, ma bisognerà aspettare ancora qualche anno per degustarli nella loro massima espressione… Nell’attesa, si aprono le discussioni sui prezzi che il vintage 2015 potrà raggiungere nelle carte dei ristoranti e nelle principali aste, sulla base delle quotazioni fissate ex-negociant.
Secondo quanto riporta il quotidiano britannico The Guardian, gli esperti sostengono che la media degli incrementi rispetto al 2014 da parte dei più prestigiosi Chateau si aggiri attorno al 60% con prezzi allineati alle migliori annate degli ultimi 15 anni, come 2009 e 2010.
Tra i ‘premiers crus’ di Bordeaux, aggiunge la testata londinese, la media dei prezzi è del +56% rispetto ai valori del 2014, con quotazioni che variano dai 420 euro a bottiglia (+45,8%) fissati da Chateau Lafite Rothschild ai 385 euro di Chateau Haut Brion e i 384 di Chateau Mouton Rothschil e Chateau Margaux, tutti con incrementi attorno al 60 percento. La classificazione ‘premiers crus’ risale al 1855, in occasione dell’esposizione universale di Parigi, per la volontà dell’allora imperatore Napoleone III° di definire i vini migliori del territorio; furono scelti quattro Chateau (Lafite Rothschild, Latour, Margaux, Haut-Brion) e soltanto nel 1973 venne elevato al rango di Premiers Cru Classè anche Mouton-Rothschild.
“Sono etichette di lusso, richieste in tutto il mondo” sostiene un commerciante interpellato dal Guardian, per giustificare i prezzi raggiunti dai vini bordolesi di fascia più alta. “I prezzi dell’annata 2015 possono costituire uno shock – aggiunge Thomas Hebrard, presidente e fondatore della società U’wine, che opera negli investimenti del vino – ma arrivano dopo anni di discesa rispetto ai picchi del 2009 e 2010. L’ultima annata è stata eccezionale per condizioni climatiche e qualità del prodotto”.