Non solo moda e design, Milano vuole rafforzare il suo esser diventata capitale del food dopo Expo 2015 creando sempre più sinergie tra settori fondamentali per l’economia italiana. Una scommessa destinata a continuare con la seconda edizione di Milano Food City (7-13 maggio), settimana di eventi, talk, degustazioni e solidarietà per condurre professionisti e appassionati alla scoperta delle virtù del cibo e contribuire a diffondere una cultura alimentare attenta a contrastare gli sprechi.
L’iniziativa è stata presentata lunedì 23 aprile a Palazzo Marino con gli interventi, tra gli altri, del sindaco di Milano Beppe Sala, degli assessori Cristina Tajani e Roberta Guaineri, del presidente di Confcommercio Milano Carlo Sangalli e dei rappresentanti di varie aziende, fondazioni e associazioni.
La settimana del food, che si terrà in concomitanza con Cibus a Parma, viene presentata come un’occasione per valorizzare Milano quale centro del business agroalimentare sia in ottica internazionale sia a livello italiano. Secondo i dati della Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi, il fatturato del settore in queste province è di 13,8 miliardi di euro (di cui 12,4 miliardi a Milano), per un’incidenza del 47% sul totale regionale (29,1 miliardi) e del 10,3% sul totale nazionale (134 miliardi).
Dopo Expo, il numero di ristoranti in queste province è aumentato di 1.482 unità, portando a oltre 22mila il numero di locali sul territorio con più di 44mila addetti (oltre un terzo del totale lombardo) e con un giro d’affari di 2,6 miliardi, pari al 14,7% del totale nazionale. Dati importanti, ai quali si aggiunge la crescita dell’11,7% delle esportazioni agroalimentari da Milano Monza Brianza Lodi che hanno superato i 2 miliardi di euro nel 2017.
“Milano vuole porsi come una città aperta a tutti, internazionale, che continuerà a crescere insieme alle sue periferie, e Food City può contribuire a rafforzarne la leadership”, ha detto il sindaco Sala.