A conti fatti, lo scorso anno per Polo del Gusto si è chiuso in crescita. La sub-holding del gruppo Illy ha registrato un fatturato aggregato di oltre 110 milioni di euro, in aumento dell’8% sul 2021.
Nello specifico, tutte le aziende del Polo hanno registrato un incremento, tra cui Dammann Frères e Domori, che trainano i ricavi delle partecipate. La prima, con 40,5 milioni di euro, ha fatto un +8% rispetto all’esercizio precedente, mentre Domori ha sfiorato i 28 milioni di euro (+ 6% sul 2021). Crescono anche Agrimontana +16%, Prestat +30% e Pintaudi +52 per cento.
Grazie alla cessione di Mastrojanni, l’ebitda consolidato è stato pari a 33 milioni (5,8 milioni nell’anno precedente), mentre il risultato netto consolidato di gruppo è stato pari a 29,3 milioni (contro gli 829mila del 2021).
Lo scorso anno, il gruppo ha inoltre annunciato l’acquisizione di Achillea di proprietà di Ponti, finalizzata nei giorni scorsi. Sempre nel 2022, Francesco Illy è uscito dal gruppo .
“È stato un anno di consolidamento, ricco di risultati e passi in avanti, assolutamente non scontati viste le difficoltà dell’anno appena passato”, ha commentato Riccardo Illy, presidente del Polo del Gusto. “Il 2022 ha messo alla prova il mondo del food & beverage sotto diversi aspetti, dal fabbisogno energetico alla scarsità di materiali. Va ricordato come sia Domori che Dammann Frères siano oggi impegnate nella realizzazione di un nuovo sito produttivo. Domori ha messo a punto il nuovo magazzino, e punta a trasferire gli uffici entro l’estate, mentre la produzione verrà trasferita entro il 2024. Il nuovo magazzino è un punto di forza per tutta la logistica del Gruppo, e la capacità di distribuzione di Domori spinge le piccole aziende che entrano a far parte della nostra famiglia, come dimostra il + 52% di fatturato di Pintaudi”.
Inoltre, Polo del Gusto debutterà a breve nel mercato retail: a Trieste, verso l’autunno, verrà ufficialmente presentato “il nuovo brand retail che raccoglierà tutte le aziende del Polo, mentre per il punto vendita di Roma si sta scegliendo l’opzione migliore per proseguire l’attività, tra monomarca e plurimarca.”