“Il 2023 è stato per certi versi un anno di riassestamento e di necessario riequilibrio”, ha dichiarato Giovanni Poggiali, AD della cantina senese Fèlsina, a Pambianco Wine&Food. L’outlook per la chiusura dell’anno prevede ricavi in decrescita del 14% con un fatturato pari a 9,4 milioni di euro contro gli 11 milioni del 2022. La cantina archivia un decremento anche a volume registrando la vendita di 780mila bottiglie nel 2023 rispetto alle 890mila dello scorso esercizio.
“L’aumento dei tassi di interesse ha determinato un ridimensionamento e un atteggiamento più cauto agli acquisti”, commenta l’AD. “Nel mercato statunitense, per esempio, tutti i principali esportatori di vino hanno sofferto a causa di una riduzione nella capacità media di spesa dei consumatori”. Inoltre, “per gli Usa il 2021 e il 2022 sono stati anni di incremento importante, determinato anche da fattori non strettamente legati al consumo, come l’aumento dei costi delle materie prime con conseguente previsione di crescita dei prezzi e difficoltà nei trasporti. Questi elementi hanno portato ad un’accelerazione nei riordini e alla volontà di diversi importatori di voler aumentare il magazzino per disporre di stock sufficienti”, portando così ad una riduzione degli ordini per quest’anno”.
Il mercato domestico negli ultimi cinque anni ha acquisito un ruolo maggiore per le vendite della cantina senese, arrivando a contare il 40%, rispetto al 20% precedente. L’export, però, continua a dominare con una quota del 60%, focalizzandosi soprattutto sul Nord America, mercato estero più importante, “nonostante il leggero calo rispetto al 2022 e 2021”. Si aggiunge anche il Nord Europa, in particolare la Norvegia.
I vini della cantina, nata nel 1966 nel cuore di Castelnuovo Berardenga (Siena) da un’idea dell’imprenditore Domenico Poggiali, sono venduti solo attraverso il canale Horeca. “È una scelta che abbiamo preso per rispettare il nostro posizionamento”, spiega Poggiali. “Tuttavia, è vero che la Gdo sta diventando sempre più qualificata nella vendita del vino, con alcuni player della grande distribuzione offrono vetrine di tutto rispetto, dunque non escludiamo l’approccio a questo canale nei nostri piani futuri, soprattutto per i vini di fascia media come il Chianti Classico, lasciando invece quelli di fascia più alta, quali Rancia e Fontalloro, all’Horeca”.
Tra i principali obiettivi di Fèlsina per il prossimo anno c’è il consolidamento dell’etichetta di alta gamma Fontalloro, che quest’anno ha celebrato, insieme al Chianti Classico Riserva Docg Rancia, le 40 vendemmie. Inoltre, qualche settimana fa il Chianti Classico Berardenga Riserva 2020 di Fèlsina è stato inserito nella classifica ‘Top 100 di Wine Spectator’ del 2023 che considera i migliori 100 vini al mondo secondo la rivista americana. Il Chianti Classico di Fèlsina si è collocato al 22esimo posto della classifica, quinto tra gli italiani presenti.