Contratto non rinnovato. Il rilancio di Piano35 con Cir Food e con Marco Sacco (chef del Piccolo Lago di Verbania, due stelle Michelin) si ferma qui, e il ristorante chiude mestamente le porte a due anni e mezzo dall’apertura. Un periodo particolarmente travagliato per il locale che sorge in cima al grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino, a 150 metri di quota. Si trattava del ristorante più alto d’Italia e occupava 40 addetti tra ristorazione e lounge bar.
Come riporta La Stampa, il contratto con Affida, newco del gruppo Cir Food, che gestiva l’aspetto ristorativo del locale, non è stato rinnovato per il 2019. E la conseguente decisione di non rinnovare i contratti di lavoro in essere è stata la conseguenza del mancato rinnovo.
Intesa Sanpaolo ha fatto sapere che sia il ristorante che il lounge bar potrebbero riaprire dopo un periodo di transizione, “per definire – si legge sul quotidiano torinese – una nuova soluzione in grado di consentire alla struttura di rimanere un luogo importante per la città e fruibile per i suoi cittadini e i turisti che in questi due anni di apertura hanno consentito al locale di ottenere importanti riconoscimenti di critica e di pubblico.
All’inaugurazione, la cucina di Piano35 era stata affidata a Ivan Milani, attuale chef de Al Pont de Ferr a Milano, successivamente uscito per dissapori con la gestione del ristorante. Lo ha sostituito dapprima Fabio Macrì, uscito prima dell’estate, e poi Sacco in collaborazione con Cir Food.