Il balzo del 15% in Cina sostiene i conti di Pernod Ricard. Il gruppo francese degli spirits ha chiuso al 30 settembre il primo trimestre dell’esercizio 2017/18, riportando un aumento organico del 5,7% superiore alle stime degli analisti, ferme al +3,4 percento. Il risultato è stato premiato dalla Borsa a Parigi, che nella seduta del 19 ottobre ha trattato il titolo della società con un incremento del 2,1% da 122 a 125 euro ad azione. Il titolo si è ulteriormente apprezzato nei giorni successivi fino a superare quota 128 euro, massimo valore nella storia della società.
I ricavi di Pernod Ricard nel periodo luglio/settembre sono pari a 2,29 miliardi di euro contro i 2,25 del corrispondente periodo 2016. Oltre al progresso delle vendite cinesi, la società ha tratto beneficio delle vendite spinte per il comparto vini (+8%) e per alcuni marchi internazionali di superalcolici quali Absolut Vodka e Ballantine’s, cresciuti nello stesso ordine di grandezza dei vini. Alla luce dell’ultimo quarter, Pernod Ricard ha confermato le aspettative per l’intero esercizio 2018, prevedendo una crescita dell’utile operativo corrente compresa tra il 3 e il 5 percento.
Buone anche le vendite negli Stati Uniti, cresciute del 4% grazie al progresso a doppia cifra del whiskey Jameson e nonostante il calo subito oltreoceano da Absolut Vodka. In Cina torna a crescere Chivas, ma la performance più significativa riguarda il cognac dove Pernod Ricard opera in particolare con il brand Martell. In Europa la crescita è stata del 3%, attribuita dalla società alle vendite “molto forti” nella parte orientale del vecchio continente a cui ha fatto da contrasto il “modesto” incremento dei paesi occidentali.