Vendite in discesa per il gruppo Pernod Ricard nel terzo quarter fiscale, che si è chiuso a marzo con un regresso del 3% rispetto allo stesso trimestre 2015, per un giro d’affari di 1,85 miliardi di euro. A penalizzare il business della holding francese dei liquori, secondo player mondiale del comparto dopo Diageo, sarebbe stata soprattutto la debole domanda cinese, complice la data anticipata del capodanno lunare, che ha vanificato l’ottima performance ottenuta negli Stati Uniti. La regione americana è cresciuta complessivamente del 5% nel periodo considerato arrivando a 529 milioni di euro, mentre l’Asia ha ceduto il 10% a 822 milioni e l’Europa è rimasta sostanzialmente invariata, poco sopra i 500 milioni.
I conti dei primi nove mesi restano comunque positivi per il gruppo che controlla, tra gli altri, i brand Chivas Regal e Jameson nei whisky, Absolut nella vodka e Martell tra i cognac, e che negli champagne opera con i marchi Mumm e Perrier-Jouët. Le vendite da agosto 2015 a marzo 2016 hanno superato i 6,8 miliardi di euro, con una crescita organica del 3%, grazie al +6% messo a segno nelle Americhe e al +2% in Asia e resto del mondo, dove le perdite registrate in Cina sono state compensate dagli incrementi fatti registrare in India e nel continente africano.
“La nostra strategia sta portando risultati – ha commentato in una nota Alexandre Ricard, presidente e CEO di Pernod Ricard – individuabili nell’accelerazione dell’innovazione, nella maggiore efficienza conseguita attraverso l’eccellenza operativa, nelle nuove iniziative avviate negli Stati Uniti. Stiamo lavorando attivamente per aprire una nuova fase di crescita in Cina, dove rimaniamo fiduciosi nel potenziale a medio/lungo termine nonostante il difficile contesto attuale”. La società ha confermato le stime di una crescita organica tra l’1 e il 3% per l’esercizio 2016, che si chiuderà a luglio.