Il 13 è un numero fortunato per Pellegrini. La società bergamasca specializzata nella distribuzione di vini e distillati ha chiuso infatti il 2017 con un incremento del 13% raggiungendo i 13 milioni di ricavi. “L’azienda continua a crescere, sia in termini di fatturato, sia in termini di catalogo che si arricchisce con continui nuovi ingressi”, afferma in una nota il presidente Pietro Pellegrini, indicando un numero complessivo di 115 produttori tra italiani ed esteri distribuiti dall’azienda per un totale di circa 1 milione e 250 mila bottiglie vendute da 150 agenti.
Le principali novità del 2018 riguardano l’inserimento a catalogo di Musto Carmelitano, piccola azienda a conduzione familiare della Basilicata che produce i suoi vini con metodi artigianali e certificati biologici, della neozelandese Greywacke, uno dei grandi produttori di Sauvignon Blanc nella zona di Marlborough, dello Champagne a marchio Guiborat, produttore di Grands Crus da 5 generazioni, e di Domaine Arnoux in Borgogna.
Novità anche per gli spirits. Pellegrini ha ampliato l’organico per gestire meglio questo settore, inserendo nello staff una nuova risorsa che si occuperà della formazione della forza vendita, del loro affiancamento e dei vari eventi relativi al mondo dei distillati.
Intanto sono stati completati i lavori di realizzazione di un nuovo spazio che ospiterà la sala degustazioni e master class, con 12 “isole sensoriali” dotate singolarmente di tastiera per l’accensione di luce rossa e luce bianca e di controllo del lavandino. Lo spazio, dotato anche di monitor, è stato realizzato per poter ospitare lezioni teorico-pratiche, incontri di formazione e approfondimento con gli agenti e i produttori del catalogo Pellegrini.