Novità in casa Strega Alberti. La società beneventana produttrice dell’iconico liquore giallo ha raggiunto una partnership con Aurora Penne nel segno del celebre Premio Strega, istituito nel 1947 e di cui è title sponsor, che crea di fatto un link tra letteratura e strumenti di scrittura. Lo rivela a Pambianco Wine&Food Emanuele Sacerdote, discendente della famiglia Alberti (proprietaria della società che produce il liquore Strega), componente del cda e responsabile della parte strategica. “Una storia di amicizia, quella tra noi e la famiglia Verona a capo di Aurora Penne, che è alla base di questa intesa e collaborazione. La licenza avrà una durata iniziale di due anni, poi rinnovabile, e darà forma a due o tre linee di scrittura a marchio Premio Strega”.
Il più prestigioso premio letterario italiano è una delle tre aree di attività in cui Strega opera. Le altri due sono identificabili nella produzione del liquore ideato nel 1860 da Giuseppe Alberti (“Un vero genio del marketing, per capacità di ideare non solo un prodotto completamente diverso dalla concorrenza, ma anche una bottiglia e un’etichetta di forte innovazione e per aver scelto un brand separato dal nome della famiglia”, sottolinea Sacerdote, che ha un passato nel fashion e retail con esperienze in Zegna, Ferrari e Moleskine) e nella preparazione di dolci aromatizzati.
Le linee strategiche identificate da Sacerdote per lo sviluppo di Strega sono tre. La prima passa attraverso il rapporto con il mondo dei mixologist e bar tender per l’utilizzo del liquore come base per i cocktail, uno sforzo che ha dato vita a ricette quali Stazione Strega, Corpse Reviver #0824 e Lo Stregone. “Strega è un prodotto italiano, con una storia secolare da raccontare, ha un alta gradazione alcoolica che lo rende un alleato dei bartender da cui è apprezzato perché rappresenta quell’ingrediente speziato che dona un tocco di personalità ai loro originali cocktails”, il più famoso dei quali è stato ribattezzato Strega Mule. La seconda è il retail, a cui Strega ha iniziato ad avvicinarsi nel 2003 con una serie di temporary e che oggi la vede presente con due store a Napoli, uno a Benevento e con un mobile store sotto forma di Apecar. La terza strategia è quella dell’heritage marketing, con l’ingresso nell’associazione Museimpresa a cui aderiscono le aziende italiane che hanno investito valorizzazione del loro patrimonio: Strega è l’unica realtà industriale campana a farne parte con il suo spazio museale creato nello storico stabilimento beneventano ed è una delle otto aziende nel mondo food&beverage assieme ad Amarelli, Barilla, Birra Peroni, Fratelli Branca, Campari, Martini&Rossi e Grappa Poli.
Dopo aver chiuso l’esercizio fiscale 2015/16 a 11,7 milioni di ricavi, il cda di Strega Alberti approverà nei prossimi giorni il nuovo bilancio con previsioni del +12% nel fatturato derivante dall’export, del +8,5% del fatturato retail e del +6% del fatturato consolidato annuo.
Tra le ultime novità dal mondo Strega spicca infine il lancio del liquore al caffè in partnership con Kimbo. Si tratta della seconda collaborazione con un’azienda del sud Italia dopo quella tra brand storici avviata con Amarelli per il liquore alla liquirizia.