Panino Giusto va a caccia di capitali per accompagnare la crescita. Dopo l’apertura del locale di Cupertino davanti all’headquarter di Apple, la catena amministrata da Antonio Civita è pronta ad accogliere nuovi soci e ha modificato lo statuto per limitare il potere di veto agli azionisti di minoranza.
Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Radiocor Plus de Il Sole 24 Ore, la società si è trasformata in spa e il consiglio di amministrazione ha successivamente proposto all’assemblea dei soci di abbassare il quorum su una serie di materie dall’85% al 65%. “Il quorum elevato previsto oggi dallo statuto – ha sostenuto Antonio Civita durante uno degli ultimi cda – attribuisce ai soci di minoranza un potere di veto molto rilevante che, in caso di un auspicato allargamento della compagine sociale rischierebbe in futuro di paralizzare le scelte strategiche della società in caso di disaccordo fra i soci”.
Panino Giusto sta assumendo dimensioni rilevanti, con 350 addetti e un giro d’affari 2016 pari a 31,5 milioni di euro. Entro il 2020 la società prevede di introdurre altri 250 addetti con una media di cinque nuove aperture l’anno. Attualmente è presente con 20 store in Italia e 7 all’estero tra Londra, Cupertino, due in Giappone e tre a Hong Kong. Entro aprile sono previste altre due aperture a Milano, in corso Venezia e all’Arco della Pace. La società controllata da Civita e dalla moglie Elena Riva, con poco meno dell’80% del capitale, inaugurerà l’8 febbraio l’Accademia del Panino Italiano, fondazione culturale nata come scuola e progetto di valorizzazione del panino italiano nel mondo oltre che come luogo di incontro per imprese, artigiani e creativi che vogliono fare sviluppo nel settore.