Micaela Pallini è la nuova presidente di Federvini, organizzazione italiana di riferimento dei principali produttori e importatori di vini, spiriti e aceti. Pallini, già presidente del Gruppo Spiriti, succede così a Sandro Boscaini (Masi Agricola) che ha guidato l’associazione per due mandati, dal 2014. “Ci attende un percorso ricco di sfide sia a livello nazionale che sul piano internazionale: le nostre aziende hanno sofferto e sono state molto penalizzate dalla chiusura del settore Horeca sia in Italia che all’estero e ciò ha avuto anche forti ripercussioni sull’export”, spiega a Pambianco Wine&Food Pallini, che è anche la prima donna a rivestire questa carica e, a tal proposito, afferma che “in tutti e tre i settori rappresentati da Federvini ci sono molte imprenditrici a capo delle aziende, spesso a carattere familiare: credo che questo aspetto potrà essere ulteriormente valorizzato anche in virtù del mio incarico alla Presidenza di Federvini”.
In generale, “lavoreremo nel solco della continuità con forte impegno a rafforzare la presenza delle nostre aziende nei mercati esteri”, spiega Pallini. “Continueremo a difendere le nostre denominazioni e sosterremo ogni azione a favore di un consumo responsabile e consapevole”.
Per quanto riguarda gli obiettivi del nuovo mandato, la neo presidente afferma che, con le riaperture, “si apre una fase decisiva destinata a segnare il futuro del nostro Paese per molti anni a venire. L’intensificarsi della campagna vaccinale e l’arrivo dell’estate ci hanno finalmente introdotto nella fase della ripartenza di quel mondo della socialità e della convivialità, che è alla base del successo dei settori rappresentati da Federvini”. Pertanto “al Governo chiediamo un’azione di sostegno per la competitività delle nostre aziende in Italia all’estero con programmi certi e costanti, sui quali al momento non c’è chiarezza”.
Non solo, “è arrivato il momento di attivare le riforme e snellire la burocrazia: per esempio completare quelle riforme che permetterebbero di dare slancio alle nostre aziende per gli investimenti”. Inoltre, bisognerà puntare i riflettori sulla cultura, e in particolare sulla “cultura della convivialità, cultura dei nostri prodotti abbinati alla storia dei nostri territori, alle nostre tradizioni e identità, cultura dello scambio, infine cultura del bere responsabile e consapevole frutto del nostro stile mediterraneo”; e sulla “sostenibilità ambientale, tipica della vocazione ecologica delle nostre imprese, di rispetto del territorio, dei nostri vigneti, dei nostri fornitori, delle tecniche di produzione”. Ma anche sostenibilità “sociale e culturale, con le nostre imprese grandi, medie e piccole, fortemente radicate nei territori. Senza dimenticare la sostenibilità economica, premessa di tutto il resto, in quanto è la ricchezza frutto del nostro lavoro che rende possibile la creazione di valore, chiave di ogni successo imprenditoriale e non solo”.
Tra le altre nomine, alla vicepresidenza della Federazione sono stati scelti Piero Mastroberardino (Mastroberardino) e Aldo Davoli (Gruppo Campari). Sono stati inoltre nominati i vertici dei consigli di gruppo. Per il Gruppo Vino sono stati scelti come presidente Albiera Antinori (Marchesi Antinori), vicepresidenti Piernicola Leone De Castris (Leone De Castris) ed Ettore Nicoletto (Bertani). Per il Gruppo Spiriti, il presidente è Giuseppe D’Avino (Strega Alberti Benevento), vicepresidenti Mauro Balestrini (Diageo) e Leonardo Vena (Lucano 1894). Infine, per il Gruppo Aceti è stato scelto come presidente Giacomo Ponti (Ponti), e vicepresidente Sabrina Federzoni (Monari Federzoni).