Per l’olio extravergine d’oliva si preannuncia un raccolto magro. Ad annunciarlo è l’indagine condotta da Cia-Agricoltori italiani, Italia Olivicola e Aifo (Associazione italiana frantoiani oleari) che stima una produzione totale di poco più di 235 mila tonnellate rispetto alle 366 mila tonnellate della scorsa stagione.
Il calo sarebbe quindi del 36%, principalmente imputabile al -51% segnalato dalla Puglia, regione leader per la produzione di olio con una stima 2020 di 101mila tonnellate, pari al 44% della produzione italiana complessiva. E in Puglia spicca per gravità la situazione del Salento, flagellato dalla Xylella, dove si stimano appena 2 mila tonnellate di olio, il 50% in meno rispetto allo scorso anno.
Le flessioni del raccolto riguardano anche la Sicilia (-17%) e la Calabria (-45%). In forte aumento le regioni più colpite dalla scarsità nell’annata 2019, a cominciare dalla Liguria, che è data al +145%, e dalla Toscana (+24%). Il caso limite è quello della Lombardia, (+1.727%) che passa da 123 a 2248 tonnellate stimate per quest’annata.