Il Tribunale di Milano ha ammesso Acque Minerali d’Italia alla procedura di concordato preventivo “con riserva” ai sensi della legge fallimentare, fissando per il 18 giugno il termine per la presentazione da parte della società della proposta concordataria, nominando un Commissario giudiziale.
Il gruppo milanese presieduto da Carlo Pessina e di proprietà familiare opera con i brand Norda, Sangemini e Gaudianello. È presente nella grande distribuzione organizzata ma ha il suo punto di forza nel canale horeca. La richiesta di concordato era stata presentata all’inizio del mese e si era resa necessaria, secondo una nota diffusa dai sindacati di categoria, “per permettere la ristrutturazione del debito e la conseguente ripartenza, con la presentazione di un Piano di rilancio complessivo nei prossimi 120 giorni”. La famiglia Pessina ha affermato che non intende chiudere nessuno degli stabilimenti in Italia né procedere a riduzioni di personale. Sono otto i siti produttivi e 26 le sorgenti controllate.
Acque Minerali d’Italia aveva chiuso l’esercizio 2018 con 121,2 milioni di ricavi, posizionandosi al quarto posto nella classifica dei player delle acque minerali per fatturato.
Il 60% della produzione negli stabilimenti del gruppo riprenderà a partire dalla prossima settimana, salvo l’aggravarsi dell’attuale situazione sanitaria nazionale.