Con un’iniezione di 450 mila euro di capitale, il sushi delivery This is not a Sushi Bar accoglie nuovi soci e si prepara ad aprire tre store, due a Milano e uno probabilmente a Monza. “Potremmo ultimare le due nuove aperture milanesi entro la prima metà dell’anno – spiega a Pambianco Wine&Food il fondatore della catena, Matteo Pittarello – per poi entrare a Monza o in un centro dell’hinterland milanese nel terzo o quarto trimestre. Siamo comunque pronti a cogliere altre opportunità, qualora si presentassero”.
I nuovi azionisti sono Mega Holding, società di investimento fondata nel luglio 2017 con l’obiettivo di acquisire partecipazioni in aziende del settore food, e un gruppo di investitori non ancora svelato. Si aggiungono ai tre soci in possesso della maggioranza del capitale (Marco Magnani e Armando Zappalà, oltre a Pittarello) e a Nuvolab, venture accelerator fondato da Francesco Inguscio e coinvolto sei mesi fa dallo stesso Pittarello.
Il rafforzamento della compagine societaria darà al brand la possibilità di rafforzare la presenza a Milano, dove opera con quattro punti vendita tra viale Pasubio, via Bixio, via Casati e via Conca del Naviglio, e anche in altri centri italiani. Quest’ultimo obiettivo verrà lanciato a partire dal 2019. “Andremo in località che presentano caratteristiche ben definite, città universitarie e turistiche dove i nostri servizi sono particolarmente richiesti. Pensiamo a Verona, Padova, Bologna e Firenze. Vorremmo tentare prima o poi anche un ingresso su Roma, ma alla capitale ci avvicineremo con molta prudenza”, sottolinea Pittarello, che pone come obiettivo l’apertura di 15-18 ristoranti entro il 2022. “Potremmo arrivare fino a 35 – aggiunge – se riuscissimo a ultimare un altro round di investimenti”.
This is not a Sushi Bar ha chiuso il 2017 con un giro d’affari di 1,4 milioni di euro, ottenendo una crescita particolarmente alta (+35%) nella seconda parte dell’anno, anche a seguito dell’apertura del quarto locale a Milano. Il budget fissato per il nuovo anno si aggira sui 2 milioni di euro, in progresso del 50 percento.