Per il gin made in Italy è un periodo d’oro e Giass, brand nato a Milano dalla scommessa di cinque amici riuniti nella società Milano Dry Gin, prova a intercettare le possibilità di crescita aprendo il capitale a soci esterni. Hanno risposto in tanti, acquisendo piccole quote formando una sorta di club deal con la partecipazione non solo di family&friends ma anche di un fondo d’investimento, Geodetica Italian Stars, e della holding Abs Investment. Gli altri profili che hanno partecipato all’investimento, mirato a rafforzare la distribuzione del gin milanese in Italia e all’estero, sono imprenditori e manager, tra i quali compare un nome di spicco nel video web marketing e uno del navale.
“Giass è nato con un alambicco acquistato su Amazon e una serie di sperimentazioni effettuate assieme, secondo il classico modello delle start up – racconta a Pambianco Wine&Food il cofondatore Andrea Romiti – e il primo miglio di questo percorso è durato un anno e mezzo, al termine del quale abbiamo iniziato da ragionare ‘da milanesi’ per dare un piano di sviluppo a un prodotto che nel mondo horeca sta funzionando. Poiché non avrebbe avuto senso rivolgersi a un grande investitore, ci siamo affidati ai nostri contatti e abbiamo trovato dieci nuovi soci, i quali ci credono e ci stanno aiutando a sviluppare il network con profilo congeniali”.
Una caratteristica peculiare della strategia commerciale di Giass è quella di non legarsi a gruppi strutturati nazionali della distribuzione. “Nel breve periodo ci avrebbe premiato, ma a lungo termine i rapporti più duraturi con i distributori locali li crei operando in modo diretto. E infatti, così facendo, stiamo ottenendo delle penetrazioni importanti nei locali che contano. In Veneto, per esempio, abbiamo oltre cento clienti e facciamo numeri che probabilmente non vengono raggiunti da brand ben più noti e consolidati del nostro”.
Lo scorso anno, Giass ha venduto circa 8mila bottiglie e punta ad arrivare a 12-13 mila bottiglie entro l’anno, tutte in Italia. Si tratta di una dimensione ancora insufficiente per stimolare l’appetito delle major negli spirits, che in questo momento sono molto interessate al gin ma tendono ad acquistare marchi ancora più piccoli o a crearne ex novo, come ha fatto recentemente Diageo. “Diventi appetibile quando raggiungi dimensioni maggiori e sei distribuito in una ventina di Paesi del mondo. L’obiettivo è necessariamente quello di crescere”, precisa Romiti. E l’apertura del capitale servirà a questo, attraverso la partecipazione a fiere internazionali e l’adozione di campagne marketing. “Partiremo con un focus su 3-4 Paesi. Andremo negli Usa, in Giappone, faremo alcune fiere importanti in Francia, quasi certamente ProWein, qualcosa in Asia. E poi, affrontando il mercato estero, valuteremo se realizzare altri prodotti funzionali ai trend del momento”.
Oltre ad Andrea e al fratello Simone Romiti, il nucleo originario dei fondatori di Giass comprende il bar tender Richard D’Annunzio, Francesco Niutta e Francesco Braggiotti. Tra le ultime novità legate al marchio c’è l’accordo con Deliveroo per la consegna a domicilio entro mezz’ora di un cocktail kit completo che comprende oltre al gin meneghino e all’acqua tonica Goldberg, anche un bicchiere colmo di ghiaccio per preparare e godersi ovunque ci si trovi un gin tonic di altissima qualità. Inoltre, con la start up Kampaay, Giass assicura la realizzazione tramite app di un angolo bar laddove il cliente lo voglia, con tanto di mixologist a disposizione per preparare i cocktail a base di gin e non solo.