L’aceto balsamico di Modena ha la sua nuova casa. È stata inaugurata nella città emiliana la sede di Palazzo Fontanelli, dove si è insediato il Consorzio di tutela del prezioso nettare a cui è stata attribuita l’indicazione geografica protetta (igp). Si tratta di una realtà di punta del made in Italy soprattutto in chiave internazionale, forte di una quota export superiore al 92% su un valore complessivo stimato in 400 milioni alla produzione e in oltre un miliardo di euro al consumo. L’aceto balsamico di Modena igp è commercializzato in 120 paesi del mondo con una produzione di oltre 97 milioni di litri nel 2017.
All’inaugurazione hanno partecipato le principali autorità comunali e regionali, tra cui il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli. “Siamo una regione con 44 denominazioni tra dop e igp, un record europeo frutto di un lavoro molto forte di protezione di prodotti che vengono in alcuni casi da tradizioni iniziate secoli fa”, ha affermato l’assessore Caselli. La presidente del Consorzio di tutela, Mariangela Grosoli, ha invece evidenziato come l’apertura della nuova sede, di fronte alla Camera di Commercio, rappresenti un “segnale della volontà di consolidare il legame con la città e il territorio”. E parlando dei dati economici del settore, Grosoli ha affermato: “Tutto questo genera migliaia di posti di lavoro e rappresenta l’esempio positivo di un’Italia imprenditoriale fondata sulla tradizione che ha saputo fare sistema e guardare al futuro con fiducia”.
Sono 66 le acetaie operanti nel territorio dell’aceto balsamico di Modena, per un’occupazione complessiva di 900 addetti tra operai e impiegati.