Dallo Champagne alle varie sfumature di cocktail a base di Martini, tra cui il Vesper (con gin, vodka e Kina Lillet), inventato da Ian Fleming nel 1953 per il romanzo Casino Royale. Il bicchiere, insieme a donne e automobili, è tra i simboli distintivi di James Bond che, però, nell’ultimo film ‘No time to die’, la cui première si è svolta la scorsa settimana, cambia la tradizione. Il protagonista diventa il vino Bordeaux che occupa prepotentemente lo schermo, soprattutto se paragonato ai partner storici della saga, ovvero Bollinger ed Heineken.
A sottolinearlo è la rivista The Drink Business, notando che quando 007 va a casa di Q, proprio mentre questi sta preparando la cena, il vino Bordeaux ‘Saint-Émilion grand cru Angelus‘ compare e tiene la scena più di qualsiasi altra bevanda in tutti i 163 minuti di durata del film. Heineken infatti viene sorseggiata dall’agente segreto in un club mentre incontra l’agente delal CIA Felix Leiter, mentre lo champagne Bollinger compare solo in un bar, e non viene mai effettivamente bevuto da Daniel Craig, che impersona appunto James Bond.
Questa, inoltre, non è la prima comparsa sul grande schermo per Angelus, già andato sotto i riflettori nel film Casino Royale del 2006, quando Vesper Lynd e James Bond hanno bevuto un’annata ’82 durante il viaggio in treno verso il Montenegro. Secondo la rivista, il proprietario Saint-Emilion property, Hubert de Boüard, oltre ad avere pagato per la propria esposizione all’interno del film, sarebbe legato da un rapporto di amicizia con la famiglia Broccoli che si occupa della produzione dei film di 007.