Niko Romito investe nel suo Abruzzo con un progetto di realizzazione di un campus di ricerca e alta formazione che sarà realizzato a Castel di Sangro (L’Aquila) e che prevede la costruzione di polo in partnership con l’Università Sapienza di Roma, attraverso il dipartimento di Scienza e Nutrizione. La notizia è stata resa nota dallo chef, tre stelle Michelin al Reale e a capo di un gruppo molto più ampio che comprende tra gli altri i ristoranti con Bulgari Hotels, Spazio Niko Romito e Alt Stazione del Gusto, dopo che la sua iniziativa si è arenata in Consiglio Regionale d’Abruzzo per ragioni strettamente politiche, a seguito di un contributo di un milione di euro che la Regione avrebbe dovuto stanziare a favore del progetto. Secondo quanto riportano le testate locali, è infatti saltata la seduta che, dopo mesi di discussione interna alla maggioranza di centro-destra, avrebbe dovuto dare il via libera al contributo per la valenza di interesse pubblico dell’opera.
In attesa di uno sblocco dello stallo amministrativo, lo chef (nominato peraltro nel febbraio scorso dalla Regione Miglior Ambasciatore d’Abruzzo) ha raccontato in una nota gli obiettivi del Campus Niko Romito – Ricerca e Alta Formazione, che punta a “rendere concreto e diffuso un diverso paradigma della trasformazione del cibo”. Non sarà quindi una normale scuola di alta cucina, bensì un polo formativo che pone al centro il cibo come cardine per uno stile di vita sano e sostenibile, grazie all’accesso democratico e diffuso alle masse di un cibo buono e salubre.
“Nel nuovo Campus – ha affermato Romito – vorrei condividere conoscenza e sviluppare cultura a vari livelli, soprattutto una nuova cultura del cibo, della sua trasformazione basata sui valori della salubrità, della sostenibilità, della circolarità, della solidarietà e dell’accesso democratico. Sempre con lo stesso approccio scientifico e tecnico: un unico protocollo applicativo standardizzabile, accessibile, aperto”.
Il Campus avrà al suo interno un centro di ricerca, un polo formativo e un incubatore di nuovi format, necessario perché tutto non si limiti alla teoria, ma trovi uno sbocco concreto nell’imprenditoria legata alla nutrizione e alla ristorazione. “Il ruolo dell’industria e le potenziali collaborazioni con essa sono fondamentali a tutti e tre i livelli del percorso. L’Italia potrà essere l’alfiere di questo nuovo movimento e l’Abruzzo può ospitare un luogo, un Campus, dove preparare i giovani a condividere e diffondere nel mondo questi valori”, ha quindi aggiunto lo chef del Reale.
La sede del Campus sarà nell’area industriale di Castel di Sangro sulla Statale 17, si svilupperà su 3.700 metri quadrati suddivisi in laboratori di ricerca, aule didattiche, centro di produzione per materiali didattici virtuali e aree comuni, tra cui spazi multimediali con contenuti e materiali a disposizione degli studenti (on e off-campus), spazi aperti in contatto con la natura e dedicati a sperimentazioni agronomiche, zone dedicate a un apprendimento libero e autoguidato, che si affiancherà agli schemi delle lezioni pianificate. Il progetto architettonico sarà caratterizzato dal recupero di archeologia industriale e dall’utilizzo di materiali ecosostenibili e di sostentamento energetico ad energia pulita.
Quanto alla querelle politica scatenatasi in Regione dopo che l’assenza di un gruppo di consiglieri di maggioranza ha fatto saltare la votazione del contributo, facendo mancare il numero legale, Romito ha scritto una lettera destinata alla Regione per esprimere la sua posizione. “Questo progetto – si legge nella lettera – ha certo bisogno di investimenti e di importanti partner per essere realizzato, oltre all’impegno del mio gruppo che ha la forza e la volontà di realizzarlo a prescindere dai sostegni pubblici. Il Consiglio Regionale attraverso la scelta dai suoi componenti è libero di valutare l’opportunità o meno di affiancare il nome della Regione Abruzzo a questa iniziativa. Non voglio che l’idea del Campus, al quale desidero dedicare parte considerevole della seconda fase della mia vita di uomo e di imprenditore, venga sporcato al suo nascere da una disputa politica e dalle inevitabili polemiche di parte che già vedo innescate”.