Per molti consorzi di tutela è giunto il tempo di rinnovare i vertici. In settimana, è stata la volta del Lugana, uno dei vini più dinamici sulla scena, e del Durello, alternativa veronese e vicentina al Prosecco con una produzione più orientata al metodo classico.
Alla presidenza del consorzio di tutela del Lugana sale l’amministratore delegato del gruppo Santa Margherita, Ettore Nicoletto, a conferma della fiducia della società controllata da un ramo della famiglia Marzotto verso questa denominazione. L’ingresso di Santa Margherita in Lugana risale al 2017, quando fu acquisita Cà Maiol, cantina-icona del territorio. Nicoletto, che è anche vicepresidente del Gruppo vini di FederVini e ha guidato per due mandati Italia del Vino-Consorzio, presiederà il consiglio di amministrazione composto da Igino Dal Cero, Francesco Montresor, Nunzio Ghiraldi e Luca Formentini in rappresentanza degli imbottigliatori, ai quali si aggiungono i viticoltori Emanuele Urbani, Sonia Brunello, Francesco Franzoni e Marida Benedetti e i vinificatori Francesco Mascini, Alberto Zenato, Roberto Girelli e Piergiuseppe Crestani. “Il Lugana è un vino bianco emergente, che ha saputo riscuotere un grande successo in Italia ed in Europa, e che ora è atteso dalla sfida ancora più impegnativa della sua definitiva internazionalizzazione, attraverso lo sbarco in nuovi mercati nel mondo”, ha commentato Nicoletto, ponendo tra gli obiettivi della sua presidenza l’ulteriore sviluppo del valore economico di una denominazione sempre più solida: nel 2018 sono state prodotte oltre 17,5 milioni di bottiglie, +8,6% sull’anno precedente. Il vigneto Lugana ha superato i 2.200 ettari di superficie, di cui il 12% in Veneto e l’88% in Lombardia. La quota export della denominazione è pari al 70% della produzione complessiva.
Il consiglio d’amministrazione 2019/2021 del Consorzio di tutela dello spumante Lessini Durello ha invece nominato alla presidenza Paolo Fiorini, agronomo ed enologo, responsabile tecnico di Cantina di Soave. Succede ad Alberto Marchisio, a cui va il merito di aver traghettato il consorzio nella scelta di distinguere il Lessini Durello Metodo Italiano dal Monti Lessini Metodo Classico. I due nuovi vicepresidenti sono Matteo Fongaro e Diletta Tonello, mentre l’elenco dei consiglieri, vede l’entrata di 8 nuovi produttori: ne fanno parte Stefano Argenton, Roberta Cecchin, Nicola Dal Maso, Giulia Franchetto, Francesco Gini, Antonio Magnabosco, Maria Patrizia Niero, Silvano Nicolato, Wolfgang Raifer, Luca Rancan, Massimino Stizzoli, Federico Zambon. “Nei prossimi 3 anni ci aspetta un grande lavoro per dare concretezza a quanto ha deciso lo scorso consiglio. Le aziende hanno intrapreso un percorso che vogliamo appoggiare, dando anche un supporto tecnico che vada verso la sostenibilità, una scelta che deve partire da tutti i produttori che amano la propria terra e che si traduce con un rispetto verso l’ambiente”, ha affermato il neo presidente subito dopo la nomina.