Nicolas Feuillatte mette il turbo in Italia. Il brand dello Champagne, dopo aver chiuso il 2016 a 202 milioni di euro di fatturato worldwide realizzando un profitto netto di 20 milioni di euro, annuncia una crescita del 50% per l’anno in corso nel mercato italiano, che si sta rivelando soddisfacente anche per le sue linee di prezzo più elevato. “I Grand Crus in Italia incidono per circa il 20% del fatturato”, conferma la società francese.
Le indicazioni sulla crescita emergono anche a medio periodo. Il fatturato ottenuto nel 2017 in Italia sarà superiore del 160% rispetto a quello dell’esercizio 2014, per una crescita media annuale ponderata del +37% calcolata sui quattro anni.
Nel 2016, a livello globale, Nicolas Feuillatte ha venduto 10,4 milioni di bottiglie. L’Italia rappresenta ancora un piccolo mercato per la società con base a Chouilly, presso Épernay, e a fine anno si dovrebbe avvicinare a un milione di ricavi. Il progetto però è recente, essendo stata affidata soltanto tre anni fa la distribuzione a Valdo Spumanti con un ambizioso piano di rilancio.
Secondo il magazine americano Shanken’s Impact, che pubblica l’analisi annuale del mercato degli Champagne e le performance dei brand, Nicolas Feuillatte è lo champagne più venduto in Francia, dove piazza 6,3 milioni di bottiglie l’anno, e il terzo più venduto al mondo. Nel 2016 l’export di Champagne a marchio Nicolas Feuillatte è diminuito in maniera consistente verso la Gran Bretagna, parzialmente compensato dall’aumento delle esportazioni nei nuovi mercati, tra cui Brasile e Cina, permettendo così all’azienda di centrare una performance in linea con gli ultimi cinque anni nonostante il risultato negativo nel mercato estero storicamente più importante per la bollicina d’Oltralpe.