Il gusto ha fatto muro contro il virus. I calendari delle tre maggiori fiere del wine e del food restano invariati. ProWein si terrà a Düsseldorf dal 15 al 17 marzo, Vinitaly a Verona dal 19 al 22 aprile e Cibus a Parma dall’11 al 14 maggio. E se, ufficialmente, l’organizzazione di Messe Düsseldorf non ha mai messo in discussione la continuità della manifestazione nelle date prestabilite, la sterzata rispetto al trend di rinvio degli eventi fieristici italiani l’ha data Veronafiere.
Il cda della società fieristica scaligera si è riunito mercoledì pomeriggio e ha deciso, dopo “un’attenta analisi dei dati disponibili oltre che dell’ascolto delle posizioni degli stakeholder e del mercato, include le principali associazioni di settore”, di mantenere Vinitaly nella terza decade di aprile. Domenica 19 aprile inizieranno pertanto, secondo le previsioni, Vinitaly, Sol&Agrifood ed Enolitech, con l’aggiunta del nuovo format Xcellent Beers dedicato alle birre artigianali. Regolare anche l’inizio di OperaWine, organizzata in collaborazione con WineSpectator, che si terrà alla vigilia di Vinitaly, sabato 18 aprile. Mentre un leggero spostamento di data è stato deciso per Vinitaly Design International Packaging Competition, che slitta dal 3 al 25 marzo. Veronafiere ha invece deciso, seppur a malincuore, di rinviare le manifestazioni in calendario a marzo, non legate al mondo f&b. “Il mondo del vino italiano – ha commentato in una nota il dg di Veronafiere e Vinitaly, Giovanni Mantovani – già in passato ha dato un segnale positivo di svolta. Veronafiere è convinta che, anche in questa occasione, il settore potrà contribuire alla ripresa della nostra economia e a rilanciare un clima di fiducia nel Paese”.
Una posizione, quella di Verona, a cui aderisce anche Parma con Cibus, sancendo un’identità di vedute tra le due società fieristiche già alleate nella costituzione di Vpe-Verona Parma Exhibitions. Dopo aver disposto l’inevitabile spostamento da marzo ad aprile di Mercanteinfiera, Fiere di Parma ha tenuto la barra dritta su Cibus, che si terrà come da programma dall’11 al 14 maggio. “La decisione rafforza l’analoga conferma delle date di Vinitaly in aprile”, precisa la società in una nota ufficiale. E il ceo di Fiere di Parma, Antonio Cellie, ha aggiunto: “Siamo sempre stati convinti che Cibus si dovesse tenere in maggio, come da programma. E ci ha confortato l’analoga decisione di Vinitaly. Si tratta delle due fiere italiane più importanti e conosciute nel mondo del food and wine. Rappresentano un comparto che potrà essere un driver decisivo per la ripresa”. Cellie ha poi precisato: “Le aziende dell’alimentare e tutta la filiera ci hanno chiesto di mantenere le date programmate”. Gli uffici di Fiere di Parma hanno registrato flessioni marginali nelle adesioni dei top buyer internazionali e la conferma di tutti gli espositori, peraltro già iscritti da mesi.
La conferma di Vinitaly e Cibus parrebbe aver determinato un punto di svolta per altre manifestazioni territoriali, che subito dopo hanno comunicato la conferma dei calendari. Un esempio è quello di Insi&me, previsto dal 6 all’8 marzo in Franciacorta: l’organizzazione ha lasciato inalterate le date, con il ridimensionamento di alcune attività. Intanto da Firenze è arrivata la comunicazione del nuovo timing di Pitti Taste, inizialmente previsto dal 7 al 9 marzo: si terrà dal 5 al 7 giugno 2020