Tra vino e moda, l’intesa è naturale. Così la nona edizione de La Vendemmia, organizzata da Montenapoleone District, ha superato anche le difficoltà, ad esempio la pioggia che ha scelto proprio la serata clou del giovedì per “colpire” la città di Milano, complicando un po’ la vita agli appassionati del fashion e del wine negli spostamenti tra una boutique e l’altra: erano 110 gli store coinvolti nell’iniziativa, che si è conclusa domenica 14 ottobre. E ora tocca a Roma, dove la manifestazione è iniziata il 15 ottobre in via Condotti e dintorni per concludersi sabato 20 ottobre.
Tra collaborazioni nuove e consolidate, i brand del vino si sono uniti a quelli della moda all’interno di un programma che comprendeva anche iniziative benefiche, come l’asta di bottiglie pregiate, vintage e da collezione organizzata da Christie’s al Circolo filologico milanese con ricavato destinato al Dipartimento infantile neurologico di Milano “Carlo Besta”. Da sottolineare la collaborazione con i top restaurant, che hanno creato menù dedicati, e con dieci hotel a cinque stelle del distretto di Montenapoleone.
La Vendemmia è stata anche l’occasione per presentare nuove linee di prodotto. È il caso di Ferrari, che ha realizzato con Ermenegildo Zegna l’etichetta dedicata Ferrari Made To Measure for Ermenegildo Zegna, limited edition di Trentodoc nelle versioni Riserva 2009 e Cuvée con la particolarità dell’etichetta in pelle tessuta, una speciale nappa frutto della ricerca sui materiali di casa Zegna. Si tratta del rafforzamento di una collaborazione ormai consolidata tra due realtà più che centenarie ed entrambe caratterizzate, nonostante le dimensioni ingenti, da una proprietà familiare.
E se nella boutique di Alberta Ferretti si brindava con i grandi vini veronesi di casa Zenato, da Fratelli Rossetti è stata confermata la collaborazione con i Franciacorta docg di Guido Berlucchi, da Fendi Casa sono stati degustati i prodotti di Feudi del Pisciotto e Gurra di Mare, da Baldinini quelli biodinamici della Tenuta Mara. Rolex ha scelto Terra Moretti, mentre Masi Agricola ha “sposato” per la prima volta i capi di Falconeri in un’intesa tutta veronese. Nella boutique Tumi di corso Matteotti si degustavano i vini doc dell’azienda piacentina Civardi Racemus, con base tra i colli della val Tidone.
Famiglia Cecchi ha debuttato a La Vendemmia con l’alta sartoria di Rubinacci, mentre il Brunello di Montalcino di casa Banfi ha preso possesso della boutique di Gio Morelli in via della Spiga. Antinori e Ferrari hanno coperto più boutique: la prima è stata protagonista da Canali, Valentino e Zanotti, la seconda oltreché da Zegna era presente da Iwc e anche da Corneliani con i vini delle Tenute Lunelli. Doppia presenza per Fantinel, le cui bollicine di Prosecco erano in degustazione da Illy e da Italia Independent. Una scelta particolare quella di Altemasi (gruppo Cavit), che ha portato i suoi Trentodoc al palazzo Bagatti Valsecchi. Vetrerie di Empoli, che festeggia quest’anno il suo 80° anniversario, ha accolto gli ospiti con i vini di Oliviero Toscani e con la presentazione del libro di Roberto Messina “Enzo Pettè. Una cucina dell’anima”, dedicato allo chef stellato Enzo Pettè e pubblicato dall’editore Rubbettino.
Alcuni brand hanno scelto i vini di casa propria. Da Louis Vuitton e Christian Dior si degustavano gli Champagne del gruppo Lvmh, Moët et Chandon per il primo e Ruinart per il secondo, mentre Renzo Rosso ha portato i vini a marchio Diesel Farm nelle boutique Marni e Maison Margiela. Altre collaborazioni da segnalare? Col d’Orcia con Porsche Design, Marchesi di Gresy con Promemoria, Mionetto con Chiara Boni.