Montelvini chiude un 2021 da record. La cantina veneta ha infatti archiviato il 2021 con un fatturato di 28,5 milioni di euro, di cui il 30% generato dall’estero, in crescita del 39,5% rispetto al 2020 e del 3% rispetto al 2019. L’anno concluso “è stato un anno complesso ma ha dimostrato, per usare un termine in voga, la resilienza di Montelvini”, dichiara Alberto Serena, CEO di Montelvini. “Dopo un 2020 estremamente difficile in cui il settore horeca è stato duramente colpito, abbiamo assistito, dal mese di maggio in poi, a una ripresa vertiginosa dei consumi. Questo ci ha permesso di recuperare, in soli sette mesi, tutto il fatturato del 2019, raggiungendo il nostro record di vendite”.
Tra gli altri traguardi raggiunti nell’anno dalla cantina ambasciatrice delle bollicine di Asolo c’è l’ottenimento della certificazione di sostenibilità Equalitas; la Corona Vinibuoni d’Italia 2022, attribuita all’Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Dry della collezione Serenitatis; infine il Premio Industria Felix – “L’Italia che compete”, assegnato da Il Sole 24Ore in virtù dell’affidabilità e della sostenibilità gestionale e finanziaria dell’azienda.
Non solo, nell’anno Montelvini ha anche lanciato due nuove referenze: FM333 Asolo Prosecco Superiore Docg Brut Millesimato, primo cru della denominazione Asolo Prosecco, e il Prosecco DOC Rosé Treviso Brut Millesimato della collezione Serenitatis. Si aggiunge la costruzione di una nuova ala produttiva per la produzione degli spumanti frutto di un investimento di 2,5 milioni di euro.
Il 2022 si è poi aperto con diverse novità, tra cui il restyling della linea Plumage, rinnovata nel design, nel packaging e nel concept, con cui Montelvini punta a un posizionamento premium nel canale della grande distribuzione. “Con la nuova Plumage – prosegue Serena – consolidiamo la nostra presenza sul mercato attraverso il canale della gdo, venendo incontro a una crescente domanda dei consumatori e assicurando ulteriore visibilità e accessibilità commerciale alla pregiata denominazione di Asolo”. Infatti, “un segnale importante, cui teniamo molto nel nostro percorso aziendale, è il progressivo ottenimento di nuovi traguardi in termini di sostenibilità”. Tra questi, “l’utilizzo per le nostre etichette di carta certificata Fsc, ente no profit che rispetta rigorosi standard ambientali, sociali ed economici nell’ottica del riciclo e del riuso”.
Inoltre, dopo gli investimenti biennali pari a 2,5 milioni di euro, funzionali al rinnovo del reparto di spumantizzazione attraverso l’inserimento di nuove autoclavi, nel 2022 ne sono previsti di ulteriori per altri 2 milioni di euro, finalizzati alla digitalizzazione e al miglioramento qualitativo della produzione.