Dopo un percorso lungo un decennio e a due anni dall’approvazione del disciplinare, Montalbera presenta il suo primo Ruchè riserva. Si chiama Limpronta, in questa sua prima annata ha una tiratura da 5mila bottiglie ed è ottenuto attraverso un invecchiamento di ventiquattro mesi, dodici dei quali in legno.
Per la cantina piemontese, che può contare su un totale di 110 ettari di vigna, 100 a Castagnole Monferrato e 10 a Castiglione Tinella, ai quali se ne aggiungono altri 35 coltivati a nocciole, questa nuova creazione rappresenta un tassello fondamentale in un percorso di crescita che negli ultimi anni l’ha vista crescere costantemente: del 13% nel 2019, del 3% nel 2020 e del 34% nel 2021, per un fatturato da 8,5 milioni di euro.
Risultato ottenuto con una produzione da 800mila bottiglie, 600mila delle quali proprio di Ruchè. Tutt’intorno, un portfolio che comprende in tutto ventuno etichette che comprendono anche Viogner, Grignolino in anfora, Barolo, Barbaresco, spumanti e una birra chiara di Ruchè artigianale, lanciata quest’anno con 9mila bottiglie che diventeranno 14mila nel 2023. Una realtà produttiva che, come ha spiegato Franco Morando, proprietario e amministratore delegato di Montalbera, “in questo momento è controllata, ma ha margini di crescita importanti, fino a un milione e trecento mila bottiglie”.
Produzione che trova nel mercato italiano il 70% dell’accoglienza, mentre il restante 30% vede in Germania, Svizzera e Stati Uniti le mete predilette. Il tutto con un’incidenza del 60% proveniente dalla ristorazione e il 40% dalle enoteche. Un equilibrio ripristinato dopo un 2020, come ha sottolineato lo stesso Morando, “fortemente inficiato dalle chiusure Covid che hanno portato a una concentrazione di distribuzione attraverso l’e-commerce. Ora l’asticella delle vendite si è spostata in un 90% Italia, mentre nel 2021 si è tornati alla normalità, con una riduzione dell’online che tuttavia ha lasciato un imprinting sempre presente”.
In conclusione, ha continuato il numero uno di Montalbera, “l’ultimo esercizio è stato molto positivo e il 2022 potrebbe esserlo altrettanto, ma deve scontare gli aumenti dei costi dell’energia; nonostante questo gli obietti saranno il consolidamento di quanto fatto nel 2021”.