Dopo il “miracolo” della prima edizione, che in realtà è stata una sorta di numero zero dati i tempi ristretti per la realizzazione, la seconda volta della Milano Wine Week parte con ottime possibilità di aumentare lo spessore della manifestazione che pone il capoluogo lombardo al centro della scena vinicola, secondo lo schema collaudato dell’evento diffuso. Ieri a Düsseldorf, alla presenza del ministro Gian Marco Centinaio, è stata presentata l’anticipazione di Mww 2019, per la quale si prevedono trecento eventi con 150mila partecipanti. Sarà allargato il concetto dei distretti del vino, basato sull’adozione di un intero quartiere da parte di una denominazione: a Brera, dove lo scorso ottobre si insediò la Franciacorta, e a Porta Romana, adottata da Oltrepò Pavese, si aggiungono quest’anno Duomo, Navigli, zona Tortona, Porta Venezia, Ventura/Lambrate, Isola, Garibaldi, Sarpi, Sempione e Marghera, con tutte le sottozone collegate. Inoltre, ogni main sponsor – ruolo riservato dall’organizzazione alle aziende che hanno creduto nel progetto fin dalla prima ora – approfondirà ciascuno dei temi portanti della Milano attuale: si va dal turismo, scelto come argomento da Berlucchi, ai giovani talenti, tematica sviluppata da Zonin1821, fino alla trasformazione urbanistica e architettonica, su cui si concentrerà Gruppo Santa Margherita.
“Milano è la città delle ‘weeks’, quella dove gli eventi diffusi hanno dimostrato di funzionare – ha affermato Federico Gordini, fondatore e organizzatore di Mww – e allora dopo la moda, il design, dopo le molte altre settimane che hanno permesso di centrare il concetto di diffusione cittadina, pensiamo che la piattaforma di Milano Wine Week sia perfetta, con la sua formula in grado di unire b2b e b2c, per far diventare la nostra città un punto di riferimento internazionale nel mondo vino”.
Una sinergia importante è quella che potrebbe derivare dall’intesa raggiunta tra Mww e Merano Wine Festival, il cui fondatore Helmut Köcher ha presenziato all’incontro di Düsseldorf per raccontare il significato della sua partecipazione a Mww 2019. “Porteremo a Milano un’anteprima di Merano – ha affermato Köcher – creando una sorta di ponte tra le due manifestazioni. Vogliamo dare un esempio di unità tra eventi basati sulla ricerca della qualità e lo facciamo perché riteniamo sia necessario. C’è bisogno di unità nel vino, motore che traina l’Italia a livello internazionale per storia e per cultura. E vedo, nella Milano Wine Week, un’opportunità portare l’alta qualità italiana a livello internazionale”.
Tra le conferme di Mww 2019 c’è anche quella di Luciano Ferraro, caporedattore centrale e firma wine del Corriere della Sera, come punto di riferimento per coinvolgere gran parte del sistema mediatico e informativo che ruota attorno al vino.
Alla presentazione ha partecipato il ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, evidenziando l’elemento di novità rappresentato dalla Milano Wine Week nel panorama nazionale degli eventi. “Assieme a Verona, Milano può diventare un punto di riferimento e un traino per il mondo del vino, raccontando questo prodotto in un modo meno snob rispetto al passato, dando la possibilità di far degustare un calice durante situazioni ed eventi mondani”.
Alla presentazione hanno partecipato inoltre l’ambasciatore italiano in Germania, Luigi Mattiolo, il presidente di Ice, Carlo Maria Ferro, e l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Fabio Rolfi.
Ultima conferma importante, a Mww2019 si terrà il secondo Wine Business Forum, sotto la supervisione di Silvana Ballotta (Business Strategies). “Stiamo svolgendo delle ricerche – ha detto Ballotta – dalle quali emergeranno i temi fondamentali della prossima edizione, secondo le necessità evidenziate dalle aziende. Tra i temi forti ci saranno certamente l’enoturismo e la sostenibilità”.