La tentazione di realizzare a Milano una fiera internazionale del vino non era mai stata abbandonata, nonostante i risultati negativi del passato. A dimostrarlo è il lancio di una nuova iniziativa, Tuttowine, frutto di un accordo siglato nei giorni scorsi tra Fiera Milano e Unione Italiana Vini. Il debutto sarà a maggio, in contemporanea con la biennale Tuttofood (6-9 maggio 2019). La decisione arriva un anno dopo l’alleanza tra Verona e Parma, leader di mercato nei comparti wine con Vinitaly e food con Cibus, che hanno creato la newco VPE (Verona Parma Exhibition), rafforzando da un lato Cibus Connect a Parma negli anni dispari (quando Cibus non va in scena) ed entrando dall’altro nel comparto fieristico delle tecnologie per il wine&beverage con la creazione di Wi.Bev; un ambito dove Fiera Milano era già inserita con Simei, organizzata da Unione Italiana Vini.
Al di là dell’aspetto concorrenziale, Tuttowine si pone come manifestazione dedicata ai target professionali italiani e internazionali nel contesto di un’offerta più ampia, fondata sul food & beverage nel suo complesso. E sarà interessante verificare se il mercato premierà questo approccio d’integrazione, poiché le grandi manifestazioni dedicate al vino, da Vinitaly a Prowein passando per Vinexpo, si sono invece imposte per la loro specializzazione, con poche concessioni ad altri prodotti che non fossero gli spirits o gli oli extravergini talvolta prodotti dalle stesse aziende vinicole.
Gli organizzatori di Tuttowine evidenziano i tre punti di forza sui quali vogliono costruire il successo della formula: selezione degli operatori, strategie di incoming mirate alla moderna distribuzione ed un’innovativa area-evento dove, sotto l’insegna L’Enoteca di Tuttowine, le aziende espositrici potranno promuovere i propri prodotti in un calendario di degustazioni e incontri, dedicati anche a temi di marketing.