Michelin e TripAdvisor diventano partner. La guida più autorevole della ristorazione si è unita a quella più democratica, dando vita a un’intesa curiosa e apparentemente inspiegabile tra mondi diversi e spesso contrapposti, ma che in realtà assume un significato importante per l’evoluzione di un business: quello delle prenotazioni online.
L’accordo che, come sottolinea il quotidiano Repubblica, vale una piccola manovra economica (in base a uno studio condotto da Strategy & di PwC, l’anno scorso le due società hanno influenzato insieme quasi 7,2 miliardi di entrate per oltre 320 milioni di pasti aggiuntivi nei ristoranti in soli sei Paesi del mondo), ha portato in dote a TripAdvisor, che opera nelle prenotazioni online con TheFork, l’acquisizione di Bookatable, il sistema digitale della Michelin. In sostanza, si uniscono i numeri di TheFork con quelli di Bookatable, per un totale di 81mila ristoranti dove si potrà fare una reservation senza telefonare, ma operando direttamente da Google o da altri motori di ricerca. Si tratta quindi di un bell’affare potenziale, considerando che TheFork ha consistenti piani di espansione in mercati di primaria importanza quali Gran Bretagna, Germania, Austria, Finlandia e Norvegia.
Il patto per il booking online dovrebbe avvantaggiare entrambe le società, coprendo alcuni elementi di debolezza. Michelin certamente non brillava per capacità di far business attraverso internet, e dovrà peraltro gestire dei rischi in termini di reputation, legati al giudizio dei lettori che può essere dequalificante o ancor più non rispondente ai fatti. Un aspetto che verrà certamente tenuto in considerazione dalla guida. Quanto a TripAdvisor, l’andamento del titolo della società quotata in Borsa riflette una situazione non ottimale: si parla di circa 29 dollari per azione contro gli oltre 60 dello scorso novembre e contro un massimo storico superiore ai 100 dollari. Nell’ultimo quarter fiscale, i ricavi sono diminuiti di oltre il 6 percento. In sostanza, la società amministrata da Stephen Kaufer cerca un rilancio dopo esser scesa ai minimi borsistici e lo fa proprio puntando su TheFork potenziato in ambito fine dining.
Nelle dichiarazioni ufficiali viene evidenziato l’aspetto positivo ovvero la parte sinergica tra le due realtà. “Con oltre 120 anni di esperienza nella creazione di guide gastronomiche che forniscono consigli sui ristoranti basati sul lavoro di ispettori indipendenti ed esperti, questa partnership strategica tra Michelin e TripAdvisor offrirà una visibilità senza precedenti agli indirizzi elencati nelle selezioni della Guida Michelin in tutto il mondo”, ha affermato Scott Clark, membro del comitato esecutivo del gruppo francese.
Di sicuro, la società che opera con le guide cartacee peraltro in espansione, come dimostra la recente prima pubblicazione legata alla metropoli di Pechino, sta affrontando con decisione la svolta rispetto al solo business delle guide di ristorazione. I francesi hanno infatti acquisito recentemente il 100% di The Wine Advocate, fondata da Robert Parker e acquisita al 40% due anni fa. Oggi diventa anche l’unica proprietaria di quella che viene considerata la guida più influente a livello mondiale nell’ambito del vino. E il cerchio si chiude con il meccanismo di prenotazione digitale dell’esperienza di ristorazione con vini.
“Combinando l’esclusivo criterio di selezione dei ristoranti a cura della Guida Michelin con la completezza della piattaforma di pianificazione dei viaggi di TripAdvisor, saremo in grado di rendere le selezioni della Guida Michelin accessibili a un numero molto più ampio di clienti in tutto il mondo”, ha concluso Clark.