La Franciacorta ha celebrato, al termine del Festival Franciacorta in Cantina, mezzo secolo di storia a denominazione controllata con un convegno organizzato lunedì 18 settembre presso L’Albereta a cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente di Altagamma, Andrea Illy, e il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti. Nell’occasione sono stati presentati i risultati di una ricerca che il Consorzio di tutela del Franciacorta ha commissionato al sociologo Domenico De Masi, ricerca che ha spaziato su una dozzina di temi, dal vino al processo di produzione e distribuzione, dal territorio al turismo, dal marketing alla comunicazione. “Le affermazioni contenute – ha commentato De Masi – fanno emergere un ottimismo che non ho mai avuto modo di riscontrare in altri contesti”.
“Come imprenditori vitivinicoli della Franciacorta – ha commentato il presidente del Consorzio, Vittorio Moretti – abbiamo lavorato con determinazione e visione, perché questo territorio diventasse una eccellenza a livello internazionale. Con le nostre vigne abbiamo ridisegnato il territorio, conferendogli un sapore unico. Abbiamo investito nella terra e nelle cantine con l’obiettivo di offrire alla nostra clientela la certezza di gustare un prodotto di grande qualità, che dà gioia e piacere. Ora, con questa ricerca, vogliamo guardare in prospettiva e disegnare il nostro futuro nei prossimi dieci anni. Vogliamo farlo insieme a quanti, con compiti istituzionali, hanno a cuore questo territorio, capace di unire in modo unico il sistema del vino, l’ospitalità e il turismo ambientale”.
Nel suo intervento, Oscar Farinetti ha evidenziato i risultati qualitativi ottenuti dagli imprenditori vitivinicoli di Franciacorta. “Siete stati bravissimi a copiare i nostri cugini francesi, arrivando a gareggiare in qualità con gli Champagne. Ora bisogna riuscire a fare un ulteriore salto, aggiungendo al prodotto qualcosa di identitario, che faccia la differenza, che sia fortemente legato al territorio. Bisogna saper essere unici e pertanto riconoscibili”. Il patron di Eataly ha inoltre indicato nell’agricoltura biologica, dove la Franciacorta è leader, una delle strategie per poter crescere all’interno di un mercato che oggi vale già 70 miliardi di dollari ed è destinato a triplicare nell’arco di un decennio. “Come Consorzio, vi lancio una proposta: siate i primi ad introdurre nel vostro disciplinare il tema del biologico”.
Ad Andrea Illy è toccato il compito di raccontare il territorio e il suo vino come emblema dell’eccellenza del made in Italy. “I francesi – ha detto il presidente di Altagamma – sono più avanti nella finanza e nella distribuzione, ma a livello di prodotto noi abbiamo una marcia in più. La Franciacorta e il Franciacorta possono rappresentare la dolce vita italiana. Lasciamo pure al Prosecco l’aperitivo e allo Champagne le grandi occasioni”.
Al convegno è intervenuto il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, evidenziando da un lato il patrimonio agricolo, turistico e culturale della regione, dall’altro l’impegno di Regione Lombardia per incentivare il turismo, a cominciare dal Ptra di Franciacorta approvato all’unanimità nel luglio scorso dal Consiglio regionale. “Si tratta – ha commentato Maroni – di uno strumento con cui governare questo territorio, valorizzandone la specificità di area produttiva di vino e olio. Un provvedimento condiviso con 22 comuni, che mette al centro la vocazione agricola della Franciacorta. Ugualmente importante è l’accordo che abbiamo raggiunto con 13 comuni del Lago di Iseo per realizzarvi una pista ciclabile lunga 60 km, investendovi 10 milioni di Euro”.
Il Consorzio Franciacorta è stato fondato nel 1990 e conta 116 cantine. Nel 2016 l’export ha registrato un aumento del +15% con il Giappone come principale destinazione, forte di una quota del 22%, davanti a Svizzera e Germania e con progressi a tre cifre percentuali delle esportazioni nei Paesi scandinavi.