Come si poteva pensare di riuscire a organizzare un evento-icona dell’assembramento come il Merano WineFestival nell’era del distanziamento sociale? Helmuth Köcher, l’organizzatore della rassegna giunta alla 29ª edizione, ne ha ideata una delle sue. Köcher, detto The WineHunter, ha applicato le regole della fase 2, le stesse che oggi valgono per i bar e i ristoranti, con tanto di mascherine obbligatorie anche per i visitatori, che potranno toglierle solo al momento del tasting.
“Con queste misure, potremmo aprire già domani”, ha commentato Köcher durante la conferenza stampa online di presentazione della kermesse in programma dal 6 al 10 novembre. Di certo, l’obiettivo fissato dall’organizzatore meranese era quello di non saltare un turno, dando continuità alla manifestazione il cui claim, per quest’anno, sarà: back to the roots.
Si torna dunque alle origini, con meno pubblico e meno produttori presenti. La logica di fondo sarà quella del turnover, con turni differenziati di apertura e turnazione degli espositori. La parte dedicata alle produzioni sostenibili e ai vini naturali (Naturae et Purae-bio&dynamica) si svolgerà in quattro giornate anziché in una. La Wine-The Official Selection negli spazi del Kurhaus vedrà la partecipazione di 122 produttori tra nazionali e internazionali nelle giornate del 6 e 7 novembre e altrettanti in quelle del’8 e 9. La WineHunter Area si trasferisce nelle lounge degli hotel meranesi e sarà creata anche una lounge digitale che permetterà ai visitatori di interagire con i produttori presenti in quest’area. Tra le conferme c’è anche quella della Catwalk Champagne, nella giornata conclusiva della manifestazione.
“Durante la pandemia, c’è stato regalato tanto tempo disponibile. Ora il messaggio che Merano WineFestival vuole lanciare è: diamo valore a questo tempo, senza corse e senza frenesie, senza voler tornare per forza alle presenze del passato”, ha commentato l’organizzatore. Sarà una sorta di slow wine festival, e forse sarà l’unico evento organizzato dal sistema che fa capo a WineHunter Corporate, la società avviata da Köcher, nel cui calendario 2020 comparivano diverse manifestazioni in Italia, Europa e nel mondo. “Tutti gli eventi nella prima parte dell’anno sono stati annullati. Quelli della seconda parte per ora non li considero perché il mio focus va su Merano”, ha aggiunto. Confermata invece la collaborazione con Milano Wine Week, che ospiterà Merano WineFestival a ottobre e sarà a sua volta coinvolta nella manifestazione di novembre con l’adozione della sua piattaforma digitale per lo svolgimento Masterclasses. L’organizzazione precisa che Merano WineFestival 2020 sarà integrato con una piattaforma in fase di elaborazione per garantire maggiore visibilità e uno spazio di incontro digitale per produttori e visitatori, con l’eventuale ipotesi del Festival Digitale al 100% e la completa digitalizzazione della manifestazione in caso di ritorno al lockdown.