L’imprenditore e collezionista d’arte taiwanese Pierre Chen mette all’asta 25mila bottiglie di vino della sua collezione, che conta – secondo quanto riportato dalla Cnn – prodotti dal valore di 190mila dollari l’uno (circa 179mila euro).
Secondo le stime, la vendita potrebbe raggiungere i 50 milioni di dollari. Sotheby’s, che organizza la vendita in cinque diverse parti, ha dichiarato che si tratta della più grande e costosa collezione di vini mai offerta all’asta, raccolta in quattro decenni.
George Lacey, responsabile dei vini di Sotheby’s per l’Asia, ha descritto la collezione di Chen come “sbalorditiva sia per volume che per gamma”, afferma l’emittente statunitense, tanto da riportare una quantità di bottiglie nelle sue cantine “a sei cifre”. Quelle in vendita, infatti, rappresenterebbero solo “una frazione” del suo patrimonio totale.
Tra i lotti più pregiati vi sono bordeaux rossi, in particolare le annate più rare del vigneto La Tâche, una rara bottiglia da sei litri di Château Pétrus del 1982, un rosso di Bourdeaux descritto da Sotheby’s come “leggendario tra i collezionisti di vino” – che dovrebbe raggiungere in asta i 65mila dollari -; bordeaux bianchi; e champagne di Dom Pérignon e Krug.
Le cinque vendite, chiamate collettivamente L’Atlante dell’Epicureo, si svolgeranno nell’arco di un anno e si concentreranno ciascuna su regioni e tipologie di vino diverse. La prima avrà luogo a Hong Kong il prossimo novembre, mentre le altre sono previste a Parigi, New York e Beaune, in Borgogna.
Chen aprirà presto anche il suo primo ristorante, Le Restaurant Blanc a Parigi, che rifornirà con i vini della sua collezione e di cui sarà sommelier capo. Nel frattempo, l’imprenditore continua a produrre il suo vino nel vigneto di proprietà Grand Cru Musigny acquistato nel 2015.