Inizia con una missione commerciale in Kazakistan, mercato in forte espansione, per quanto marginale per il vino italiano (con appena 2 milioni di export nel 2014), la presidenza di Piero Mastroberardino all’Istituto Grandi Marchi. Il produttore irpino, titolare della più antica azienda vitivinicola della Campania con una storia lunga dieci generazioni, è stato nominato presidente dell’associazione delle 19 “grandi firme” del vino italiano, succedendo a Piero Antinori (Marchesi Antinori), che l’ha guidata per 11 anni e che ne diventa presidente onorario. Il cambio di vertice è stato approvato all’unanimità nell’assemblea elettiva con rinnovo del consiglio di amministrazione che si è tenuta il 14 maggio a Roma. L’iniziativa in Kazakistan, con degustazione guidata e walk around tasting, si terrà il 25 maggio nell’ex capitale Almaty e sarà la prima tappa di un road show nell’ex Urss che toccherà anche Mosca (26 maggio) e San Pietroburgo (28 maggio).
“L’Istituto Grandi Marchi rappresenta una case history di eccellenza: 19 top brand concorrenti tra loro, eppure capaci di sviluppare una straordinaria sinergia di storie familiari di successo”, ha commentato Mastroberardino, 49 anni, la cui attività si divide tra Atripalda (Av), dove ha sede l’azienda, e l’università di Foggia, dov’è professore ordinario in discipline manageriali. Imprenditore dalla personalità eclettica, Mastroberardino è anche pittore, disegnatore e autore di romanzi. “L’Istituto – conclude il neo presidente – continuerà ad operare con programmi specifici e con l’utilizzo di risorse interne, oltre che europee, per promuovere il vino italiano nel mondo”. All’Istituto Grandi Marchi, presente a Expo 2015 nel padiglione del vino, aderiscono, tra gli altri, Biondi Santi, Ca del Bosco, Gaja e Sassicaia.