Sassicaia e Masseto interpretano un ruolo da protagonisti nella top 100 del 2016 secondo il Liv-ex, l’indice del mercato secondario dei fine wines pubblicato dalla testata inglese The Drink Business, che monitora l’andamento degli scambi delle griffe più quotate del mondo vinicolo.
L’etichetta prodotta da Tenuta San Guido si è imposta nella speciale classifica della quantità di bottiglie vendute, con 1.624 casse da 12 bottiglie, per un totale di 19.488 bottiglie. Sassicaia ha preceduto Château Lafite Rothschild, piazzatosi al secondo posto con 1.047 casse, Château Mouton Rothschild con 855 casse e, a seguire, Château Haut-Brion e Château Latour, battendo così la concorrenza dei premiers crus di Bordeaux.
Ottimo risultato anche per Masseto, vino prodotto da Tenuta dell’Ornellaia, che entra all’ottavo posto della top ten per prezzi medi. Il cru di Bolgheri è l’unico brand italiano a interrompere lo strapotere dei Bordeaux francesi. La quotazione di Masseto è pari a 4.619 sterline a cassa, in una classifica dominata da Domaine de la Romanée-Conti, che nel 2016 ha raggiunto le 18.141 sterline a cassa, tallonato da Château Le Pin, a 17.300 sterline. La notizia è stata accolta con evidente soddisfazione dalla società, che ricorda i risultati straordinari raggiunti nei vent’anni di esistenza di Masseto, dall’asta record del 2012 a Sotheby’s, New York per l’annata 2007, quando una bottiglia da quindici litri fu battuta a 49 mila dollari, ai massimi punteggi (100/100) assegnati da Wine Spectator all’annata 2001 e da Wine Advocate a quella 2006.