C’era grande attesa tra i collezionisti di tutto il mondo per l’asta battuta da Sotheby’s per aggiudicarsi le 132 bottiglie, di vari formati, di una delle icone appartenente ai cosiddetti fine wines italiani, vale a dire Masseto.
E il risultato è stato di quelli da ricordare: tutti i 46 lotti sono stati assegnati per un valore complessivo di 376.625 euro, ben al di sopra della stima iniziale di prevendita fissata a 200.000 euro. Tra questi spicca il risultato raggiunto dal lotto principale, quello dove era presente una Nabucodonosor (bottiglia da 15 litri) del 2010, venduta a 56.250 euro e che ha stabilito il nuovo record per una quotazione di un Masseto in un’asta.
Non è certo la prima volta che questo celebre Merlot della costa toscana, proveniente da un singolo vigneto di sette ettari che si affaccia sul Mar Tirreno, attira le attenzioni dei collezionisti internazionali, ma questa volta ad accrescere l’attesa c’era anche il fatto che le bottiglie provenissero direttamente dal caveau della tenuta, scavato sotto il vigneto. I lotti dell’asta, specificano l’azienda e la famosa casa d’aste, hanno attraversato tre decenni, dalla vendemmia 1996 alla 2016 e comprendevano diversi formati, oltre alla singola singola Nabucodonosor 2010, anche Magnum, Doppia Magnum e Imperiali.
“Abbiamo ricevuto offerte da tutto il mondo, con un vero testa a testa tra acquirenti”, ha dichiarato Amayès Aouli, Sotheby’s Head of Wine, Europe. “Siamo davvero felici del risultato di questa asta che si è conclusa al di sopra di tutte le aspettative” ha aggiunto Giovanni Geddes, CEO di Masseto.
Tutte le bottiglie del Masseto Caveau sono presentate in casse in legno di rovere realizzate a mano da un artigiano di Bolgheri, numerate e con un certificato di origine firmato da Axel Heinz, direttore della Tenuta, che recentemente ha annunciato il suo addio, a partire da quest’estate, dopo 17 anni di collaborazione con le due tenute del gruppo Frescobaldi, Masseto e Ornellaia.