Fatturato in calo e posizione finanziaria più solida per Masi Agricola. La società quotata sul listino Aim Italia archivia il primo trimestre fiscale con un giro d’affari di 14,2 milioni di euro, -4% rispetto al corrispettivo del precedente esercizio che si era chiuso a 14,8 milioni di ricavi, per un ebitda di 3,4 milioni pari al 24% del turnover, in linea con l’anno fiscale 2016. In positivo il trend dell’indebitamento finanziario netto, che scende dai 6,6 milioni di fine anno a 5 milioni di euro. Il quarter sconta il confronto con la crescita “eccezionalmente significativa (+10%)” ottenuta nel primo trimestre 2016 e il dato sugli incassi sarebbe stato più negativo (-9,4%) in assenza del contributo della neo acquisita Canevel. La diminuzione dei ricavi, comunica la società della Valpolicella, si è protratta anche nel mese di aprile.
“La società – comunica Masi Agricola in una nota – non ritiene sussistano elementi strutturali che possano far ritenere di dover sostanzialmente modificare le proprie aspirazioni di crescita per il 2017”. Il calo degli introiti è principalmente legato all’andamento negativo del mercato europeo, non compensato dal trend favorevole delle vendite in Italia.
Nel frattempo Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, è stato confermato alla guida di Federvini, l’associazione confindustriale di categoria, per il triennio 2017-19. L’assemblea per il rinnovo delle cariche, che si è tenuta il 17 maggio a Roma, ha rieletto Pietro Mastroberardino alla presidenza del gruppo vini, mentre al vertice del gruppo spiriti è stata nominata Micaela Pallini, vice presidente e amministratore delegato della capitolina Pallini, e a quello del gruppo aceti è subentrata la modenese Sabrina Federzoni. “Nel 2016 – ha commentato Boscaini – l’Italia è l’unico, tra i massimi paesi produttori, ad avere avuto un andamento positivo: da qui bisogna ripartire con ancora più slancio e volontà”.