Nonostante l’acquisizione di Canevel e l’ingresso nel Prosecco, Masi Agricola archivia un primo semestre in discesa per fatturato (-1%), marginalità e utile netto. La società quotata a piazza Affari nel mercato Aim Italia ha ottenuto nel periodo gennaio-giugno 2017 ricavi netti pari a 29,6 milioni di euro, con un ebitda di 6,7 milioni contro gli 8 dello stesso periodo nel 2016 e un utile netto di 2,5 milioni contro i 3,1 dello scorso anno.
Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, ha attribuito le cause del risultato in parte al confronto con un primo semestre 2016 particolarmente positivo e in parte alla situazione generale del settore. “I consumi nel mercato globale non sono brillanti, la competizione è elevata e la proposta estremamente segmentata. Il tutto rende difficile la performance dei vini fermi premium italiani. Peraltro noi lavoriamo in una prospettiva di lungo periodo, come necessario per mantenere l’autorevolezza di un brand di vini di qualità”.
Il calo delle vendite dipende sostanzialmente dall’export, con le Americhe che hanno portato nelle casse del gruppo circa un milione in meno e con una flessione ancora più marcata in Europa. In controtendenza l’Italia, che sale da 3,5 a 5,1 milioni di euro nel periodo considerato.
In prospettiva, Masi Agricola segnala che i mesi di luglio e agosto registreranno ricavi in aumento rispetto all’esercizio precedente. Inoltre, la società ha aumentato il proprio posizionamento qualitativo, portando al 23,5% la quota dei top wines e al 54,6% quella dei premium wines, riducendo al tempo stesso dal 27,5 al 22% la quota dei vini classici.