L’effetto reversal del calo registrato nell’ultimo quarter 2015 sostiene i conti di Masi Agricola nel primo trimestre di quest’anno. I risultati sono stati comunicati nel fine settimana e mostrano un incremento del 10% nei ricavi, che salgono da 13,4 a 14,8 milioni di euro, e di oltre l’8% in termini di redditività misurata in EBITDA, pari a 4,4 milioni di euro con un’incidenza di circa il 30% sul fatturato complessivo. In ulteriore miglioramento anche la posizione finanziaria netta, in attivo di 3,2 milioni di euro contro i 3,1 di fine anno.
Il risultato, evidenzia il gruppo della Valpolicella (Verona), è significativo perché l’incremento è avvenuto nonostante la rivalutazione dell’8% dell’euro rispetto al dollaro canadese nel periodo considerato, che ha reso più costosa l’importazione di vini italiani in Canada, primo mercato di destinazione per i prodotti a marchio Masi. “Il management – comunica Masi Agricola in una nota – ritiene che una quota-parte, peraltro difficilmente quantificabile, del predetto aumento dei ricavi sia da ascrivere a un effetto-reversal del rallentamento avuto nell’ultimo trimestre dello scorso esercizio”. La società aggiunge però che un trend analogo a quello dei primi tre mesi si è ripetuto ad aprile. “Pur nell’auspicio di una ripresa dei mercati, come sembra evidenziarsi ad esempio per l’Italia che ha registrato un andamento leggermente più brillante del totale, appare comunque prudente attendersi nei prossimi mesi una riduzione del coefficiente di crescita verso livelli più contenuti” conclude la nota del gruppo.
Intanto, la rivista specializzata Wine Spectator ha assegnato una terna di punteggi eccellenti a tre Amaroni realizzati dal gruppo Masi, con 95/100 al Mazzano 2009 della Cantina Privata Boscaini, 94/100 al Campolongo di Torbe 2009 e 93/100 al Vaio Armaron Serego Alighieri 2009, che resta ai vertici nella considerazione della testata statunitense dopo l’ottavo posto ottenuto dall’annata 2008 nella top ten dello scorso anno.
Il titolo Masi Agricola, quotato nel mercato Aim Italia, ha chiuso ieri a 4,46 euro, con una performance positiva del 4% rispetto ai livelli di metà aprile.