Tutto è iniziato nel 1772 nei vigneti del “Vaio dei Masi”, piccola valle nel cuore della Valpolicella Classica, ed è proprio qui, nella terra madre dell’Amarone, che la famiglia Boscaini ha celebrato i 250 anni dalla prima vendemmia, due secoli e mezzo che raccontano storie di vino e famiglia.
Un traguardo che la cantina ha deciso di festeggiare, alla presenza di giornalisti e importatori giunti da tutto il mondo e di esponenti dell’imprenditoria italiana ed estera, negli spazi della nuova sede Masi “Monteleone21″, attualmente ancora in costruzione ma resi disponibili e dunque svelati per la prima volta con l’occasione. Il complesso polifunzionale, che inaugurerà al pubblico il prossimo anno, amplierà l’attuale cantina con nuovi spazi dedicati all’attività produttiva, direzionale ed enoturistica. Sintesi della storia, del presente e del futuro del marchio, la nuova location sarà un ideale entry gate dei visitatori nelle terre dell’Amarone e della Valpolicella Classica, con l’obiettivo di continuare a valorizzare il territorio di origine e le sue eccellenze. Una vera e propria ‘cantina aperta’ pensata per accogliere i visitatori in un percorso esperienziale immersivo, a partire da un fruttaio monumentale di 12 metri di altezza destinato all’appassimento delle uve per l’Amarone, tecnica in cui Masi ha un expertise riconosciuta a livello internazionale.
L’ambizioso progetto architettonico, co-progettato dallo Studio Cecchini e dall’Arch. Giovanna Mar, che lo sta realizzando insieme all’Arch. Alessandro Beghini, è realizzato per due terzi in ipogeo; incarna la relazione inscindibile tra la cantina e il suo territorio ed è stato studiato per una perfetta integrazione con il paesaggio della Valpolicella, reinterpretato in chiave contemporanea nei suoi elementi più caratteristici. La struttura infatti apparirà come una collina erbosa, ricoperta di viti e vegetazione, e sarà caratterizzata da un rivestimento in pietra locale che rimanda alle “marogne”, i muretti a secco tipici della zona che sostengono i vigneti di collina.
“Monteleone21” è stato concepito da ogni punto di vista in chiave di sostenibilità: dall’integrazione nel territorio all’utilizzo di fonti rinnovabili come il fotovoltaico e la geotermia, alla minimizzazione dei consumi energetici.
In occasione dell’evento celebrativo delle 250 vendemmie è stato presentato un vino dedicato all’importante anniversario: l’Amarone “Vajo dei Masi”, il cui nome deriva appunto da quel cru storico di alta collina (370-400 m s.l.m.) da cui è iniziato il connubio tra la famiglia Boscaini e il territorio della Valpolicella Classica. Blend di Corvina, Rondinella, Corvinone e Molinara, questo vino è reso speciale da una serie di elementi: l’annata (1997), riconosciuta come la migliore in Valpolicella nel secolo scorso; l’affinamento e conservazione, in quanto, dopo una prima fase di circa cinque anni di maturazione in legno (1997-2002), è stato conservato in contenitori in acciaio a saturazione di azoto fino al momento dell’imbottigliamento, avvenuto a maggio di quest’anno. La particolare lavorazione ha permesso di ottenere, dopo un quarto di secolo, un nettare dalla grande complessità determinata dal lungo affinamento e al tempo stesso dall’inusuale e inattesa freschezza. Questo Amarone da collezione è ora disponibile in una limited edition di 2500 magnum numerate, autografate dal Presidente di Masi Sandro Boscaini. L’etichetta ripropone, insieme al motto“Nectar Angelorum hominibus”, l’angelo che contraddistingue le etichette classiche dell’Amarone Masi, ridisegnato con la tecnica rinascimentale della ‘sanguigna’. La stessa immagine è presente anche sulla cassetta in rovere massello che custodisce la bottiglia insieme alla quale è incluso il “quadernetto dell’enologo” che racconta il vino attraverso la voce dei protagonisti coinvolti nelle differenti fasi di lavorazione.
Lo storytelling dei 250 anni di Masi ha trovato una sintesi nel volume “Amarone e oltre. Masi 250 anni di vendemmie, famiglia e imprenditorialità” e nel podcast “Buon tempo! 250 di Masi”. Il primo, scritto dal Presidente di Masi Sandro Boscaini, è dedicato alla storia della famiglia, all’azienda di oggi e alla sua visione del futuro ed è pubblicato in italiano e in inglese da Egea, casa editrice dell’Università Bocconi. Il secondo, invece, è una serie in otto puntate (disponibile sul sito e sui canali social Masi e sulle principali piattaforme d’ascolto) ricca di aneddoti e racconti realizzate in collaborazione con il giornalista Matteo Caccia e con le voci di Sandro Boscaini e altri esponenti della famiglia e del gruppo Masi.